Giorgio Colli

Torino 1917-San Domenico di Fiesole (FI) 1979

 

Vita e opere

Nasce a Torino il 16 gennaio 1917, da Enrica Colombetti, la cui famiglia era impegnata nel settore del turismo, e Giuseppe Colli, amministratore delegato del quotidiano «La Stampa», il cui direttore era, all’epoca, A. Frassati. Nel 1925 quest’ultimo è costretto, a causa dell’avvento del fascismo, ad abbandonare la direzione del giornale - fino ad allora una delle ultime testate indipendenti dal regime - e a svenderlo a Giovanni Agnelli. Dunque Giuseppe Colli, che ha rifiutato di prendere la tessera del partito fascista, è estromesso dall’incarico.

Giorgio Colli frequenta il Liceo Classico Massimo D’Azeglio, nel quale insegnano Leone Ginzburg, Augusto Monti e Cesare Pavese. Si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Torino, dove, nel luglio 1939, si laurea in Filosofia del Diritto sotto la guida di Gioele Solari, con la tesi Politicità ellenica e Platone, composta da una prima parte sulla filosofia presocratica (pubblicata postuma a cura del figlio Enrico nel 2009, con il titolo Filosofi sovrumani) e da una seconda parte sul pensiero politico platonico (pubblicata sulla «Nuova rivista storica» nello stesso 1939). Contemporaneamente agli studi per la tesi, Colli compone una serie di scritti sul tema della filologia, sulla Geburt nietzschiana e sui Presocratici (tra questi ricordo la recente pubblicazione a cura di F. Montevecchi, Anima e immortalità in Empedocle, e gli scritti riuniti nell’opera, anch’essa postuma, Apollineo e dionisiaco, pubblicata a cura di E. Colli nel 2010). Figura rilevante per la sua formazione è indubbiamente Piero Martinetti, nel 1931 espulso dall’ambiente accademico italiano a causa del suo antifascismo e che Colli frequenta privatamente per dibattere principalmente su Schopenhauer.

Dopo un breve periodo di assistentato all’Univ. di Torino, nel 1942 Colli vince il concorso a cattedra per insegnare Filosofia e Storia nei licei e sposa Anna Maria Musso (dalla quale avrà tre figlie e altrettanti figli). Si trasferisce dunque in Toscana per insegnare al Liceo Niccolò Machiavelli di Lucca, dove conosce i giovani studenti Mazzino Montinari e Angelo Pasquinelli. La pubblicazione di Phýsis krýptesthai philéi (1948) gli consente di inserirsi come docente di Storia della Filosofia antica presso l’Univ. di Pisa. Impressionante, per qualità e quantità, la sua attività editoriale (presso l’Einaudi, la Boringhieri e l’Adelphi), che lo vede traduttore di Aristotele, Cassirer, Löwith, nonché ideatore e realizzatore dell’edizione critica delle opere di Nietzsche, condotta (dopo il rifiuto di Einaudi) per Adelphi-Gallimard-De Gruyter tra anni '60 e '70 insieme a vari collaboratori fra cui Montinari (e tuttora in corso). Emblematica del suo percorso filosofico la teoria di una ragione incapace di costituirsi autonomamente, considerata come riflesso di una radice immediata inesauribile. Tra le sue opere: Filosofia dell’espressione (1969), Dopo Nietzsche (1974), La nascita della filosofia (1975), La sapienza greca (1977-80). Muore nel 1979.

 

Il pensiero filosofico-religioso

Il pensiero religioso del giovane Colli – al centro degli interessi del quale si colloca lo studio delle filosofie presocratica e platonica, mediato da letture soprattutto schopenhaueriane e nietzschiane – si articola attorno alla nozione di “mistico”, elemento che, indicato indifferentemente con il termine “dionisiaco”, è detto aver guidato l’intera evoluzione spirituale greca.

Per chiarirne il significato, occorre soffermarsi sulla mutazione di prospettiva in base alla quale l’essere umano, abituato a guardare il mondo inserendovi se stesso come una parte, da quel momento in poi «si stacca da tutto, si volge alla propria interiorità, e ricercando in se stesso vi trova il mondo e la divinità» (Colli 2009, p. 26; corsivo mio).  Questa mutazione emerge nella poesia lirica del VII secolo a. C. e accentua la propria connotazione religiosa manifestandosi nei rituali e culti orgiastici, misterici e orfici, presso i quali il misticismo acquista per la prima volta la propria veste politica. In quanto associazioni dirette a uno scopo morale, le arcaiche comunità religiose sono intrinsecamente “politiche”, secondo il filosofo, e il rinvenimento del legame costitutivo di mistico e politico (dionisiaco e apollineo) rappresenta forse l’aspetto più originale della sua interpretazione dell’epoca sapienziale. Questo essenziale legame viene riscontrato, infatti, nella successiva speculazione presocratica, direttamente scaturita dal misticismo originario.

A nutrire le intuizioni presocratiche giace un’esperienza mistica, chiamata dal filosofo vissutezza, in cui l’individuo, in un grandioso attimo extra-fenomenico, si identifica con il dio, sentendosi essenzialmente uno con il tutto (laddove "vissutezza" è neologismo colliano con riferimento al tedesco Erlebnis). Colli connota il passaggio dal misticismo religioso collettivo al misticismo filosofico individuale come un’evoluzione dalla incoscienza alla coscienza: il filosofo presocratico non si accontenta della transitoria uscita da sé e del momentaneo assorbimento dell’individuale nell’universale, a mo’ di Nirvana, ma piuttosto sente sé stesso come il «dio conoscitivo» (Colli 2010, p. 111), divinizza la propria singolare esistenza scoprendo che nella propria anima è riposto il segreto del mondo. L’esigenza politica del filosofo sovrumano – anch’essa ereditata dal misticismo religioso collettivo – consiste nella volontà di comporre l’esperienza della vissutezza in un insegnamento utile alla comunità, che si esprime attraverso le dottrine filosofiche affidate dal filosofo ai concittadini, a fini educativi e come riparo dal dolore. Riassumendo, troviamo quindi nei testi giovanili un pensiero religioso il cui punto d’approdo è un miglioramento dell’hic et nunc e che, sorgendo dall’interiorità, acquista senso soltanto nella dimensione intersoggettiva.

Nelle opere della maturità, la tematica filosofico-religiosa viene ulteriormente sviluppata: Colli intende risalire alle spalle della “sapienza” per recuperarne la matrice e lo sfondo originario (laddove "sapienza" è termine usato a designare un pensiero non ancora inquinato dalla forma letteraria sviluppata da Platone, il primo filosofo. La sapienza è la vitale e sorgiva precorritrice della filosofia). Essi consistono nell’universo religioso, poetico e mitologico greco arcaico, in cui predominano le imponenti figure di Dioniso e di Apollo. Le teorie razionali e filosofiche non possono che derivare, dunque, da esperienze religiose e cultuali.

Ne La nascita della filosofia, Colli rintraccia nel detto oracolare e nell’espressione enigmatica l’origine delle sfide dialettiche tra sapienti. Sono le frecce di Apollo a venire scagliate nelle sfide mortali tra i diversi interpreti dell’oscuro detto divino – il cui emblema è il mito tebano della Sfinge. Da questo originario contesto polemico, fatto di messaggi ambigui, minacciosi e ostili, sorge la sfida intellettuale tra sapienti, dal momento che per la soluzione dell’enigma passa la costruzione del sapere dialettico.

La derivazione della dialettica dall’enigma viene manifestata evidentemente da Eraclito, che espone la propria filosofia tramite oscuri enigmi, poiché fa dell’enigma il concetto stesso del mondo. Tutto ciò che è sensibile si dispiega secondo antinomie e contrari, e anche il dio è enigmatico per sua stessa essenza: «è giorno notte, inverno estate, guerra pace, sazietà fame» (Colli 1980, p. 89). Un dio che non svela la verità, né la nasconde, ma vi accenna: l’ambiguità del detto oracolare rispecchia la medesima ambiguità inscritta nel cuore stesso del divino. L’incerto pensiero dei mortali si articola quindi a partire dal tentativo di accesso al totalmente altro che è l’orizzonte del dio e l’essenza metafisica del mondo (cfr. Torrente 2019).

L’intenzione colliana di ricercare il fondamento del logos filosofico nelle manifestazioni religiose e cultuali trova il proprio compimento nella Sapienza greca. In quest’opera, Dioniso è il dio connesso alla visione epoptica, l’estasi nella quale culminano gli antichi Misteri eleusini – vòlti all’identificazione dell’iniziato con il dio – e dalla quale Colli fa derivare il pensiero filosofico greco. I Presocratici/sapienti vengono inseriti all’interno di un’unitaria linea di pensiero, comprendente figure mitologiche dai contorni incerti e indefiniti, divinatori, teologi e autori di cosmogonie: Orfeo, Museo, Epimenide di Cnosso, Ferecide di Siro.

Il primo orfismo è connesso ai Misteri, venendo intesa la poesia orfica come parte della preparazione dell’iniziato all’epopteia. Prendendo le distanze dall’Aristotele della Metafisica, Colli non vede nei Presocratici i balbettanti preparatori di un futuro sistema della natura, ma degli imponenti pensatori mistici, il cui pensiero è in continuità con la tradizione orfico-eleusina. Talete è il pensatore dell’identificazione dell’anima con il dio; Anassimandro concepisce l’“al di là dell’essere” come ciò da cui discende ogni contraddizione e in cui ogni contraddizione si risolve, quindi in perfetta continuità con la concezione eleusina del supremo istante mistico. Centrale è, accanto a Dioniso, la dea orfica Mnemosine (Memoria), che consente ai mortali di recuperare l’intuizione arcaica di un’originaria vita divina. Dunque, il pensiero religioso dell’ultimo Colli descrive, coerentemente alle intuizioni giovanili, una possibile identificazione dell’individuo con il dio, la continuità di immanente e trascendente (simboleggiata dal mito orfico in cui Dioniso si guarda allo specchio e vede il mondo).

Ludovica Boi

 

Biblio-sitografia

 

Opere di Giorgio Colli

  • Lo sviluppo del pensiero politico di Platone, in «Nuova Rivista storica», 23 (1939), pp. 169-192, e 449-476 (scritta nel 1937). Seconda edizione: Platone politico, a cura di E. Colli, Adelphi, Milano 2007
  • Phýsis krýptesthai philéi. Studi sulla filosofia greca, Tip. del Corriere della Sera, Milano 1948. Seconda edizione: La natura ama nascondersi, Adelphi, Milano 1988
  • Lezioni di storia della filosofia antica, La Goliardica, Pisa 1950
  • Filosofia dell’espressione, Adelphi, Milano 1969
  • Dopo Nietzsche, Adelphi, Milano 1974
  • La nascita della filosofia, Adelphi, Milano 1975
  • La sapienza greca I: Dioniso, Apollo, Eleusi, Orfeo, Museo, Iperborei, Enigma, Adelphi, Milano 1977
  • La sapienza greca II: Epimenide, Ferecide, Talete, Anassimandro, Anassimene, Onomacrito, Adelphi, Milano 1978
  • Scritti su Nietzsche, Adelphi, Milano 1980 (scritti tra 1959 e 1978)
  • La sapienza greca III: Eraclito, a cura di D. Del Corno, Adelphi, Milano 1980
  • La ragione errabonda. Quaderni postumi, a cura di E. Colli, Adelphi, Milano 1982 (scritta tra 1955 e 1977)
  • Per una enciclopedia di autori classici, Adelphi, Milano 1983
  • Zenone di Elea: lezioni 1964-1965, a cura di E. Colli, Adelphi, Milano 1998
  • Gorgia e Parmenide: lezioni 1965-1967, a cura di E. Colli, Adelphi, Milano 2003
  • Filosofi sovrumani, a cura di E. Colli, Adelphi, Milano 2009 (scritta nel 1939, costituisce la prima parte della tesi di laurea)
  • Apollineo e dionisiaco, a cura di E. Colli, Adelphi, Milano 2010 (scritta tra 1938 e 1940)
  • Empedocle, a cura di F. Montevecchi, Adelphi, Milano 2019 - con all’interno: Anima e immortalità in Empedocle, pp. 21-46 (scritta nel 1939)

Scritti sul pensiero religioso

Altri scritti sull'autore

  • Anzalone L., Minichiello G., Lo specchio di Dioniso. Saggi su Giorgio Colli, Dedalo, Bari 1984
  • Attolini R., Giorgio Colli: oltre Nietzsche verso i sapienti, in Pozzoni I. (a cura di), Frammenti di filosofia contemporanea VI, Limina mentis editore, Villasanta (MB) 2015, pp. 97-109
  • Attolini R., Giorgio Collis Kritik an Nietzsche oder das Problem der Vernunft, in Bianchi S. (a cura di), Auf Nietzsches Balkon III, Bauhaus Universitätsverlag, Weimar 2018, pp. 19-29
  • Auteri G., Giorgio Colli e l’enigma greco, C.U.E.C.M., Catania 2000
  • Banfi A., Giorgio Colli: il coraggio del pensiero (profilo biografico), in «Kleos. Estemporaneo di studi e testi sulla fortuna dell’antico», 9 (2004), Levante Editori, Bari 2004, pp. 221-271 http://www.giorgiocolli.it/sites/default/files/banfi_kleos.pdf
  • Barbera S., Der “griechische” Nietzsche des Giorgio Colli, in «Nietzsche-Studien» 18 (1989), de Gruyter, Berlin 1989, pp. 83-102
  • Barbera S., Il Nietzsche di Colli: 1940, in Fornari M.C. (a cura di), Nietzsche. Edizioni e interpretazioni, ETS, Pisa 2006, pp. 49-61
  • Beronio D., Tafuri C. (a cura di), Trame nascoste. Studi su Giorgio Colli, Akropolis Libri, Genova 2018
  • Boi L., Rassegna: “Apollineo e dionisiaco”, Torino 30 – 31 Ottobre 2018, in «Filosofia italiana», 14 (2019), n. 2, pp. 189-196 http://www.filosofiaitaliana.net/wp-content/uploads/2020/01/Rec_Boi.pdf
  • Braccini S., Contro la necessità. Omaggio a Giorgio Colli, Il Ponte Editore, Firenze 2015
  • Cacciari M., Filosofia dell’espressione, in ID., Della cosa ultima, Adelphi, Milano 2004, pp. 449-454  http://www.giorgiocolli.it/sites/default/files/cacciari_della_cosa_ultima.pdf
  • Campioni G., Barbera S. (a cura di), Giorgio Colli: incontro di studio, F. Angeli Editore, Milano 1983 http://www.giorgiocolli.it/sites/default/files/giorgio_colli-incontro_di_studio.pdf
  • Campioni G., Intervista a Giorgio Colli, in «Librioggi: rassegna mensile di critica editoriale», 1 (dicembre 1978), num. 7, Firenze
  • Campioni G., La passione rabbiosa per la verità, in «Belfagor», 42 (1987), num. 3, Olschki Editore, Firenze, pp. 313-334
  • Campioni G., Leggere Nietzsche. Alle origini dell’edizione critica Colli-Montinari, ETS, Pisa 1992 http://www.giorgiocolli.it/it/biblioteca/leggere-nietzsche-alle-origini-delledizione-colli-montinari-con-lettere-e-testi-inediti
  • Carassai M., Filologia come filosofia dell’espressione in Giorgio Colli ,http://www.filosofiaitaliana.net/wp-content/uploads/2018/04 /ARTICOLO_CARASSAI.pdf aprile 2015.
  • Cavalli G. M., Cavalli R. (a cura di), Alle origini del Logos. Studi su La nascita della filosofia di Giorgio Colli, I volume della collana «Quaderni colliani», Accademia University Press, Torino 2019
  • Cavarero A., Prima del concetto. Barlumi di interiorità presocratica, ne «Il Manifesto», Roma 13 ottobre 1988 http://www.giorgiocolli.it/it/content/prima-del-concetto-barlumi-di-interiorit%C3%A0-presocratica
  • Ciani M.G., Ritratti critici di contemporanei: Giorgio Colli, in «Belfagor», 42 (1987), num. 3, Olschki Editore, Firenze, pp. 291-312  http://www.giorgiocolli.it/it/content/giorgio-colli
  • Colli Staude C., Friedrich Nietzsche, Giorgio Colli und die Griechen: Philologie und Philosophie zwischen Unzeitgemäßheit und Leben, Königshausen & Neumann, Würzburg 2019
  • Colli Staude C., Nietzsche filologo tra inattualità e vita: il confronto con i Greci, ETS, Pisa 2009
  • Falchi F., Lo specchio della sapienza. Giorgio Colli e l’eurasiatismo, in «Eurasia. Rivista di studi geopolitici», 22 (2010), n. 3, Parma 2010, pp. 11-26 http://www.giorgiocolli.it/it/biblioteca/lo-specchio-della-sapienza-giorgio-colli-e-leurasiatismo
  • Ferracuti G., La sapienza folgorante. Introduzione a Giorgio Colli, Settimo Sigillo, Roma 1994 http://www.giorgiocolli.it/sites/default/files/ferra-colli.pdf.pdf
  • Fersen A., Risalendo a Dioniso (Conversazione con Giorgio Colli), in Id., La dimensione perduta: Alessandro Fersen, 1957-1978: ventun anni di Laboratorio teatrale, a cura di G. Polacco, STET, Roma 1978 https://it.scribd.com/document/117226618/Giorgio-Colli-Alessandro-Fersen-La-dimensione-perduta-integrale
  • Fronterotta F., Alcune osservazioni sui corsi eleatici di Giorgio Colli: il caso di Zenone, in D’Iorio P., Fornari M. C., Lupo L., Piazzesi C. (a cura di), Prospettive: omaggio a Giuliano Campioni, ETS, Pisa 2015, pp. 79-86
  • Giametta S., Nietzsche e i suoi interpreti: oltre il nichilismo, Marsilio, Venezia 1995
  • Homann U., Die Änfänge der Philosophie im Spiegel der Gegenwart, in «Philosophischer Literaturanzeiger», 36 (1983), pp. 74-88
  • Meattini V., “La madre di tutti gli individui”. La via dell’arte in Giorgio Colli, in Annali della Facoltà di Scienze dell’educazione 1995-2005, Tomo I, Laterza, Roma-Bari 2007, pp. 43-62 http://www.giorgiocolli.it/sites/default/files/COLLI%20ARTE.pdf
  • Meattini V., Le fibre dell’immediato. Dioniso in Giorgio Colli, in Università degli Studi di Bari, Studi e Ricerche, Cacucci, Bari 2010, pp. 353-367 http://www.giorgiocolli.it/sites/default/files/COLLI%20DIONISO.pdf
  • Mihai A., Giorgio Colli et la non-philosophie, in «Dogma. Revue électronique de philosophie et de sciences humaines», Angèle Kremer Marietti, Thierry Simonelli, 2010 http://www.giorgiocolli.it/it/biblioteca/giorgio-colli-et-la-non-philosophie
  • Montevecchi F., Colli eretico, in Nonvel Pieri S., Salvarani L., Varini D. (a cura di), Fisica e metafisica dell’eresia: «Si paghi all’Acerba» eresia e letteratura, Atti del convegno, Parma, 6 dicembre 2002, in «Quaderni di Cifre e Lettere» II, La Finestra Editrice, Trento 2003, pp. 53-60
  • Montevecchi F., Giorgio Colli e lo specchio di Dioniso, ne «La società degli individui», 5 (2002), num. 14, F. Angeli, Milano 2002, pp. 35-44
  • Montevecchi F., Giorgio Colli lettore di Nietzsche: un’azione editoriale e un confronto sulla grecità in Pozzoni I. (a cura di), Voci di filosofi italiani del Novecento, IF Press, Morolo 2011, pp. 292-318.
  • Montevecchi F., Giorgio Colli: biografia intellettuale, Bollati Boringhieri, Torino 2004
  • Montevecchi F., Ode a Giorgio Colli, l’ultimo eretico. Dialogo con Federica Montevecchi, la sua biografa, 4 luglio 2018 http://www.pangea.news/ostile-alle-ideologie-contro-le-accademie-nel-groviglio-dellenigma-ode-a-giorgio-colli-lultimo-eretico-dialogo-con-federica-montevecchi-la-sua-biografa/
  • Montevecchi F., Sull’Empedocle di Giorgio Colli, Luca Sossella Editore, Bologna 2018
  • Montevecchi F., Una dottrina autonoma sulla nascita del pensiero greco, ne «Il Manifesto», Roma 25 aprile 2009, p. 19
  • Montinari M., Lavò la faccia al superuomo, «L’espresso», Roma 21 gennaio 1979
  • Musso-Colli A., Ricordo di Giorgio Colli, in Penzo G. (a cura di), Saggi su Nietzsche, La Morcelliana, Brescia 1980
  • Nascimbeni G., Biografia di Giorgio Colli, in «Corriere della Sera», Milano 8 gennaio 1979
  • Negroni B., Odissea della ragione: modalità e incontraddittorietà, M. Solfanelli, Chieti 1984
  • Nucci M., Il maestro che spiegò la filosofia che nasce dalla follia, ne «Il Venerdì», inserto del Corriere della Sera, Milano 18 dicembre 2015, pp. 104-105 http://www.giorgiocolli.it/sites/default/files/matteo-nucci_2015.pdf
  • Piergiacomi E., La filologia teatrale e civile di Giorgio Colli, in «Syzetesis», 4 (2017), pp. 133-148 http://www.syzetesis.it/doc/rivista/archivio/2017/1/11%20nota%20Piergiacomi_2017_1.pdf
  • Pistoia A., Misura e dismisura. Per una rappresentazione di Giorgio Colli, Erga Edizioni, Genova 1999
  • Pulsoni G., La sapienza ama nascondersi, ne «Il Manifesto», Roma 18 luglio 2015
  • Raciti G., Auteri G., Manganaro P., Saggi su Colli, Spinoza e Derrida, C.U.E.C.M., Catania 1999
  • Rossi M., Colli come educatore, Tipografia Cartostampa, Castelfranco Veneto 1994 http://www.giorgiocolli.it/sites/default/files/Colli%20come%20educatore.pdf
  • Tonelli A. (a cura di), Il giovane Colli. Atti del Simposio in onore di Enrico Colli curatore delle opere postume di Giorgio Colli, Agorà & Co., Sarzana 2014
  • Tonni A., Giorgio Colli. Dominio dell’apparenza in Fornari M.C. (a cura di), Nietzsche. Edizioni e interpretazioni, ETS, Pisa 2006, pp. 381-393
  • Tonni A., La filosofia della vita di Giorgio Colli. La Grecia tra Nietzsche e Schopenhauer, in «Fenomenologia e società», 28 (2005), num. 3, Rosenberg & Sellier, Torino 2005, pp. 95-115 http://www.giorgiocolli.it/sites/default/files/tonni-filosofia_della_vita.pdf
  • Torno A., Se Apollo fa pace con Dioniso, in «Corriere della Sera», Milano 19 dicembre 2010 http://www.giorgiocolli.it/it/biblioteca/se-apollo-fa-pace-con-dioniso
  • Vernant J.-P., L’amour de la philosophie, in «Le nouvel observateur», Parigi 1991 http://www.giorgiocolli.it/it/biblioteca/la-sagesse-grecque-i-recensione-2
  • Volpi F., Recensione a “Dopo Nietzsche”, in «Philosophischer Literaturanzeiger», 34 (1981), p. 171
  • Volpi F., Recensione a “La natura ama nascondersi”, in «Philosophische Literaturanzeiger», 42 (1989), num. 3, pp. 487-489
  • Volpi F., Recensione a “Scritti su Nietzsche”, in «Philosophischer Literaturanzeiger», 34 (1981), pp. 170-171

Pagine o siti web dedicati

http://www.giorgiocolli.it/Benvenuti.html

https://centrostudigiorgiocolli.it/

una suggestiva rappresentazione della vita di Colli nella forma di un film diretto dal figlio Marco: https://www.youtube.com/watch?v=giPb42wCy3E