Sofia Vanni Rovighi

(San Lazzaro di Savena [Bo] 1908 - Bologna 1990)
 

Vita e opere

 

Figlia dell’ingegner Carlo Vanni e di Laura Calzoni, si chiamò anche Rovighi dal cognome del secondo marito della madre. Si formò a Milano, prima al liceo Berchet e poi alla Università Cattolica, dove ebbe come maestri E. Chiocchetti, G. Zamboni e A. Masnovo. Con quest’ultimo si laureò su Scoto. Come Masnovo, Vanni Rovighi coniugò sempre uno studio storico dei maestri della scolastica medioevale con una ricerca di taglio più propriamente teoretico. Ebbe modo di approfondire questi interessi teoretici in soggiorni di studio all’estero, negli anni Trenta, quandò sentì direttamente le lezioni di figure come M. Heidegger, E. Gilson, N. Hartmann, R. Kroner, e approfondì in particolare la filosofia di E. Husserl, a cui dedicò una monografia nel 1938. Fin da questi anni, dunque, anche se continuò lo studio storico sulla scolastica medioevale, che produsse nel tempo varie pubblicazioni a taglio sia specialistico, sia divulgativo, sempre notevole fu il suo confronto storico e teorico con la filosofia moderna e contemporanea. Il suo sforzo di sintesi teoretica più comprensivo - gli Elementi di filosofia, nati dalla didattica, usciti nella forma definitiva in tre voll., tra il 1962 e il ‘64, e poi più volte ristampati - mostrano così da un lato un impianto generale radicato nella tradizione neoscolastica, ma dall’altro lato una densa interlocuzione, a tutto campo, con correnti scientifiche e filosofiche delle più diverse epoche e provenienze. Alla Cattolica insegnò prima, dal 1949, Filosofia morale e, dal ‘51, Storia della filosofia medioevale, poi, dal 1959, dopo il pensionamento di F. Olgiati, Storia della filosofia, e, infine, dopo il pensionamento di G. Bontadini, Filosofia teoretica, dal ‘72 al ‘78, anno in cui si emeritò e tornò a vivere nella nativa Bologna (continuando, però, a insegnare a Milano fino al 1982, come docente emerito).

 

Pensiero filosofico-religioso

 

Nel primo volume degli Elementi di filosofia - Introduzione, logica, filosofia della conoscenza - Vanni Rovighi sostiene una gnoseologia di taglio realistico (per quanto conscia dei propri limiti e senza pretese di presentare una conoscenza assoluta ed esaustiva); ella avversa, dunque, le impostazioni della conoscenza come “rappresentazione” soggettiva, affermando invece le necessarie componenti extra-soggettive di essa, che possono essere solo riconosciute e non costruite dal soggetto conoscente, laddove l’autrice fa in questo riferimento, tra gli altri, all’intenzionalità brentaniana e husserliana.

Il secondo e centrale volume degli Elementi - Metafisica - è quello in cui più marcatamente emergono il radicamento del pensiero di Vanni Rovighi nella tradizione neoscolastica in generale, nonché, in particolare, il rapporto con il proprio maestro Masnovo, che viene citato in punti nevralgici. Seguendo Masnovo, nella sua ripresa aggiornata della prima via tommasiana, infatti, Vanni Rovighi sostiene che il diveniente non possa che trovare una propria ragione in un Indivenibile intelligente e volontario (ché, se non fosse intelligente e volontario, sarebbe ancora un diveniente). 

L’ultimo volume degli Elementi - La natura e l’uomo (Filosofia della natura, Psicologia ed etica) - tratta della conoscenza filosofica del mondo e dell’essere umano. Nella propria filosofia della natura, l’autrice ritiene che gli aspetti fisico-meccanici, chimici e biologici possano essere studiati in relativa autonomia rispetto a quelli più propriamente filosofico-metafisici. In particolare, in un’ampia discussione dell’evoluzionismo darwiniano, ella afferma che esso, dal punto di vista strettamente scientifico, si oppone solo al “fissismo” delle specie, mentre la questione più propriamente filosofica del creazionismo e delle finalità oggettivamente intelligenti si colloca su un diverso piano rispetto alla contrapposizione evoluzionismo/fissismo e come tale non è implicata o inficiata da essa. Una posizione basata su finalità oggettive può dunque a suo avviso essere ancora sostenuta in sede di filosofia della natura e, non meno, anche in etica, dove la libertà dell’uomo si confronta con contenuti di bene - a livello tanto individuale, quanto comunitario -, che ella considera iscritti finalisticamente nel suo essere razionale e sociale.

Il profondo rapporto con Masnovo è esplicitamente presente anche nella questione generale del rapporto tra la filosofia, come riflessione razionale, e la fede in una religione che si asserisce quale rivelata e sovrazionale. Congiungendo su questo tema la linea tomistica con quella agostiniana, Vanni Rovighi scrive: “Saper dove si va è certamente importante. (…) Ma altro è sapere dove si va; altro è sapere per quale via andarci e averne le forze. È la distinzione fra sapere il QUO eundum sit e il QUA (eundum sit) di cui parla S. Agostino nel libro settimo delle Confessioni (cap. xx 26) sulla quale così efficacemente insisteva nelle sue lezioni Mons. Masnovo. La filosofia potrà indicare all'uomo, e anche que­sto in modo abbastanza indeterminato, quale sia il fine della sua vita, ma non può mostrare all'uomo la via per raggiungere tale fine, nè, tanto meno, aiutarlo a percorrerla”. Proprio per questi ultimi aspetti, la specificità rivelativa della religione è decisiva, per Vanni Rovighi, come per Masnovo.

 

Omar Brino

 

Biblio-sitografia:

 

Opere principali 

 

  • L'immortalità dell'anima nel pensiero di Giovanni Duns Scoto, Milano, 1931.

  • L'immortalità dell’anima nei maestri francescani del secolo XIII, Milano, 1936.

  • La filosofia di Edmund Husserl, Milano, 1938.

  • Elementi di filosofia, 5 voll., Como, 1941-1950; ed. rivista ed ampliata, 3 voll., Brescia 1962-64 (poi numerose ristampe)

  • La concezione hegeliana della storia, Milano, 1942.

  • Appunti del corso di pedagogia, Milano, 1943.

  • Heidegger, Brescia, 1945.

  • Introduzione allo studio di Kant, Milano, 1945.

  • Husserl, Brescia, 1947.

  • Galileo, Brescia, 1948.

  • S. Anselmo e la filosofia del sec. XI, Milano, 1949.

  • Lezioni di filosofia morale, Milano, 1954.

  • Gnoseologia, Brescia, 1963.

  • L'antropologia filosofica di San Tommaso d'Aquino, Milano, 1965.

  • La fenomenologia di Husserl, Milano, 1969.

  • Introduzione a Tommaso d'Aquino, Bari-Roma, 1973.

  • Storia della filosofia moderna. Dalla rivoluzione scientifica a Hegel, Brescia, 1976.

  • Il problema teologico come filosofia, Milano, 1977.

  • Appunti di antropologia filosofica, Milano, 1978.

  • Studi di filosofia medioevale, 2 voll., Milano, 1978.

  • Ontologia, in Enciclopedia del Novecento, Roma 1979 http://www.treccani.it/enciclopedia/ontologia_%28Encicl opedia-del-Novecento%29/

  • Storia della filosofia contemporanea. Dall'Ottocento ai giorni nostri, Brescia, 1980.

  • Uomo e natura. Appunti per una antropologia filosofica, Milano, 1980.

  • Istituzioni di filosofia, Brescia, 1982.

  • La filosofia e il problema di Dio, Milano, 1986.

  • Introduzione a Anselmo d'Aosta, Roma-Bari, 1982.

  • Filosofia della conoscenza, a cura di Alessandro Ghisalberti, Bologna, 2007.

 

Scritti sull'autrice e il suo pensiero filosofico-religioso

 

  • Lenoci M., Sofia Vanni Rovighi, in Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 98, Roma 2020, ad vocem

  • Lenoci M., Paolinelli M., Sina M. (a cura di), Ricordo di Sofia Vanni Rovighi nel centenario della nascita, Milano 2008.

  • Mangiagalli M., Sofia Vanni Rovighi, Città del Vaticano 2018.

  • Negri M.P., Tarabochia A. (a cura di), Sofia Vanni Rovighi. Filosofia per la vita, Milano 2019.

  • Sina M. (a cura di), Sapientiae studium. La giornata operosa di Sofia Vanni Rovighi (1908-1990), Milano 1994