Pantaleo Carabellese

Molfetta 1877-Genova 1948

Vita e opere

Dopo i primi studi in giurisprudenza, Carabellese si laurea in filosofia a Roma nel 1907, con B. Varisco, su Rosmini. In L'essere e la religione, pubblicato per Laterza nel 1914, già si comincia a profilare la sua posizione peculiare rispetto al contesto dell'idealismo italiano contemporaneo (Varisco stesso, Gentile e Croce), posizione, denominata “ontologismo critico”, che verrà sviluppata soprattutto nelle due opere teoreticamente più impegnate: Critica del concreto (1921) e Il problema teologico come filosofia (1931). Nel frattempo, dover aver insegnato nei licei, svolge un'intensa attività  di docenza universitaria, dal 1923 a Palermo e dal 1930 a Roma, dove nell'immediato secondo dopoguerra succederà a Gentile nella cattedra di filosofia teoretica (purtroppo per poco tempo, data la morte prematura). Dal punto di vista del confronto di Carabellese con i classici della filosofia moderna, importanti sono soprattutto le riflessioni su Descartes, Kant (di cui, fra l'altro, traduce e commenta varie opere, come gli scritti precritici e i Prolegomeni), Fichte, Hegel e Rosmini. Tra gli allievi diretti di Carabellese si segnalano Rosario Assunto, studioso soprattutto di estetica e storia delle arti, Giuseppe Semerari, per molti anni docente di filosofia teoretica all'università di Bari, e Teodorico Moretti Costanzi, docente di filosofia teoretica a Bologna. Quest'ultimo è colui che più si è mosso in uno svolgimento delle posizioni dell'ontologismo critico di Carabellese in direzione di un teismo cristiano. La recente rivalutazione del valore teoretico della filosofia italiana della prima metà del secolo sta coinvolgendo anche Carabellese, che in quel contesto ha sicuramente una propria determinata posizione (sono stati svolti confronti, per esempio, tra il “problema teologico” di Carabellese e la “differenza ontologica” di Heidegger).

 

Il pensiero filosofico-religioso

Attraverso una discussione del maestro Varisco, Carabellese parte dall'essere che è “intrinseco” alla coscienza. Gentile nell'atto come sintesi di essere e pensiero, finisce, secondo Carabellese, per sottolineare fin troppo gli elementi soggettivi, in un acritico “antropocentrismo” ancora legato al “mentalismo” spaventiano. Per Carabellese occorre muoversi in direzione opposta: nell'intrinsecità di essere e coscienza è l'essere il tema cruciale; la sua proposta si presenta appunto come un'“ontologia”, che egli definisce però "critica". Se Gentile, infatti, partendo da Hegel, finiva per ridurre il tutto ad autocoscienza assoluta, Carabellese intende mantenere il carattere costitutivamente relazionale della coscienza, che quindi non può mai essere puramente autoreferenziale: a questo punto diventa determinante sia il rapporto di ogni coscienza con le altre coscienze, sia il rapporto di tutte con l'essere che di esse costituisce il fondamento ultimo, sottraendosi come tale a un esistenza comparabile alla loro (si veda su questo uno degli ultimi articoli: La coscienza del 1946). Si comprende dunque anche la critica di Carabellese a Croce: l'idealismo “mondano” di quest'ultimo finisce, ad avviso del filosofo pugliese, per confondere completamente esistenza ed essere, perdendo di vista il fondamentale problema ontologico-metafisico che resta alla base di ogni filosofare. Le risposte teoriche alle difficoltà dell'idealismo italiano contemporaneo vanno trovate, per Carabellese, in una rilettura, in senso ontologico-critico, della Dialettica trascendentale kantiana: il cui “risultato vero (...) è la noumenicità dell'essere in sé come puro oggetto, cioè la riduzione della cosa in sé a Idea”. Secondo Carabellese, Kant ha cioè smentito il realismo della coscienza quotidiana che resta confinato a “esistenze” di cose, per aprire la coscienza all'idea pura di essere uno e universale. Qui, nell'idea trascendentale kantiana di Dio, si situa il “problema teologico” come filosofia: “il problema oggettivo della filosofia sta appunto nel vedere come possa esserci nel concreto, da cui essa si dispicca, un essere in sé che di quel concreto è la universale oggettività”. Le tradizionali prove dell'esistenza di Dio, continua Carabellese, sono giustamente criticate da Kant, perché Dio è puro essere, non un esistente: “Non l'esistenza di Dio, che l'inabisserebbe nel nulla, sente il credente, ma l'esistenza pura dell'io, costituita da quell'unico assoluto oggetto, che è in sè, e che perciò non ha una sua propria esistenza”. La fede, dunque, nella coscienza concreta, “sente” Dio, ma non come esistenza, bensì come suo fondamento, mentre la filosofia spiega razionalmente il medesimo rapporto, nella coscienza concreta, dell'esistenza rispetto all'essere puro che ne è il fondamento non esistente. Dio come essere è intrinseco alle coscienze concrete, così come il nuomeno kantiano, sottolinea “criticamente” Carabellese, sebbene nessuna singola coscienza possa certo ambire di confinare in se stessa l'intero essere, che, in quanto uno e universale, è nelle coscienze di tutti: Dio è ‟l'essere uno di quei molti che siamo noi”, egli scrive e ancora: ‟Noi, molti io, pensiamo Dio, l'unico”. La pluralità delle coscienze, già molto sottolineata da Varisco, anche in funzione anti-gentiliana, è dunque valorizzata da Carabellese, insieme, d'altro canto, all'unicità dell'essere ad esse intrinseco. 

Omar Brino

 

Biblio-sitografia:

 

Opera principali 

- La teoria della percezione intellettiva in A. Rosmini, Bari 1907

- Intuito e sintesi primitiva in Rosmini, Roma 1911

- L'essere e il problema religioso. A proposito del “Conosci te stesso” di B. Varisco, Bari 1914

- Critica del concreto, Pistoia 1921, Roma 1940, Firenze 1948

- Il problema della filosofia da Kant a Fichte (1781-1801), Palermo 1929

- Il problema teologico come filosofia,  Roma 1931, Napoli 1994 (a cura di E. Mirri)

- Criticismo, in Enciclopedia italiana, 1931

http://www.treccani.it/enciclopedia/criticismo_%28Enciclopedia-Italiana%29/

Johann Gottlieb Fichte, in Enciclopedia italiana, Roma 1932

http://www.treccani.it/enciclopedia/johann-gottlieb-fichte_%28Enciclopedia-Italiana%29/

- Immanuel Kant, in Enciclopedia italiana, Roma 1933

http://www.treccani.it/enciclopedia/immanuel-kant_%28Enciclopedia-Italia...

- L'idealismo italiano. Saggio storico-critico, Napoli 1938, Roma 1946

- Le obbiezioni al cartesianesimo, 3 voll: Il metodo, L'idea, La dualità, Messina 1944-1947

- L'idea politica d'Italia, Roma 1946, ivi 1999

- Da Cartesio a Rosmini. Fondazione storica dell'ontologismo critico, Firenze 1946

- Disegno storico della filosofia come oggettiva riflessione pura, Roma 1953

- La filosofia dell'esistenza in Kant, nota introduttiva di G. Semerari, Bari 1969

- L'attività spirituale umana. Prime linee di logica dell'essere, a cura di E. Mirri, Napoli 1991

- L'essere e la manifestazione. Parte II. Io, Saggio introduttivo di F. Valori, Napoli 1998

- L'essere e la manifestazione. Parte I. Dialettica della Forme, Saggio introduttivo di F. Valori, Napoli 2005

 

Scritti sull'autore e il suo pensiero religioso 

- AAVV, Giornate di studi carabellesiani, Atti del convegno tenutosi presso l'Istituto di Filosofia dell'Università di Bologna, 7-9 ottobre 1960, Milano-Genova, 1964 (testi di G. Alliney, L. Anceschi, R. Assunto, A. Babolin, L. Bagolini, B. Brunello, S. Caramella, G. Chiavacci, F. Fanizza, G. Fano, P. Filiasi Carcano, E. M. Forni, D. Galli, C. Giacon, L. Lugarini, T. Manferdini, A. Manno, S. Martignoni, M. T. Mastropasqua, C. Mazzantini, B. Minozzi, E. Mirri, T. Moretti-Costanzi, G. Morra, R. Pagliarani, A. Pastore, E. Pomilio, A. Rigobello, A. M. Rocchi, G. Santinello, G. Semerari, I. Tebaldeschi)

- AAVV, Pantaleo Carabellese, il “tarlo del filosofare”, Atti del Congresso tenutosi per il centenario della nascita di P. Carabellese 1877-1977 tenutosi a Molfetta (Bari) il 5 e 6 dicembre 1977, (testi di R. Assunto, G. Brescia, S. Buscaroli, F. Cafaro, G. Cera, L. Cimmino, V. Data, G. De Gennaro, D. D'Elia, R. Donnici, F. Fanizza, E. Mirri, G. Motta, A. M. Rocchi, G. Semerari)

- Assunto R., Il paradosso di Carabellese, in "Rassegna di Filosofia", 1953, pp. 63-69

- Assunto R., Ontologia e fondazione dell'uomo nel pensiero di P. Carabellese, "Giornale critico della filosofia italiana", 1949, pp. 18-38

- Banfi A., P. Carabellese, Il problema teologico come filosofia, in "Civiltà moderna", 1931, pp. 827-837

- Bini A., Kant e Carabellese, Roma 2006

- Brianese G., La «bancarotta» della filosofia: ontologia ed esistenza in Pantaleo Carabellese, in AA.VV., La metafisica in Italia tra le due guerre, Roma 2012, pp. 371-382

- Buscaroli S., Introduzione all'ontologismo critico-ascetico, Brescia 1979

- Cimmino L., Carabellese. Il problema dell'esistenza di Dio, Roma, 1983

- De Nichilo E., Il “realismo” di Kant nell'interpretazione di Pantaleo Carabellese, in “La cultura”, 2009/2, pp. 247-272

- De Liguori E., Il problema interno della filosofia in Pantaleo Carabellese, Roma 1988

- Dollo C., Momenti e problemi dello spiritualismo: Varisco, Carabellese, Carlini, Padova 1967

- Fabbianelli F., Coscienza morale e volontà. L'ontologismo critico di Pantaleo Carabellese tra Kant e Hegel, in U. Cocconi, G. Miranda e M. Pesenti Gritti (a cura di), Il primato della coscienza, Parma, 2015, pp. 35-68.

- Ferraguto F., Autolimitazione della metafisica critica? Momenti della recezione italiana di Fichte (1841-1948) con particolare riferimento all'ontologismo critico di P. Carabellese,   in “Giornale di Filosofia”, 2008

http:// http://www.giornaledifilosofia.net/public/filosofiaitaliana/pdf/saggi/Ferraguto.pdf

- Lugarini L., Die kantische traszendentale Idee in der Philosophie von P. Carabellese, in "Kant Studien", 1961-62, pp. 225-34

- Manno M., Carabellese Pantaleo, in Enciclopedia filosofica, Milano 1957, vol. 1, coll. 890-894

- Mirri E., Carabellese Pantaleo, in Enciclopedia filosofica, Milano 2006, vol. 2, pp. 1626-1632 

- Morabito B., Metafisica e teologia in Pantaleo Carabellese, Reggio Calabria 2001

- Moretti Costanzi T., L'asceta moderno P. Carabellese, in "Giornale critico della filosofia italiana",1949, pp. 39-48.

- Moretti Costanzi T., Ontologismo critico e cattolicesimo sul problema di Dio, in Savio G., Gregory T. (a cura di), Il problema di Dio, Roma, 1949

- Ottonello F., La logica magica dell'ontocoscienzialismo. Note sull'ultima fase del pensiero di Pantaleo Carabellese, Genova 1997

- Pagliarani R., Pantaleo Carabellese: filosofo della coscienza concreta, Ravenna 1979

- Papi F.,  Carabellese Pantaleo, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 19, Roma 1976.

http://www.treccani.it/enciclopedia/pantaleo-carabellese_(Dizionario-Biografico)/

- Rocchi M.A., Pantaleo Carabellese storico della filosofia, Fasano 1988

- Sciacca M.F., La filosofia di P. Carabellese, in "Logos", 1937, pp. 580-608

- Sciacca M.F., Pantaleo Carabellese: la religione dell'oggetto immanente, in Id., Il problema di Dio e della religione nella filosofia contemporanea, Brescia, 1944, Milano 1968, pp. 105-10

- Semerari G., Filosofia e religione nel pensiero di P. Carabellese, in "Rivista di Filosofia", 1949

- Semerari G., La sabbia e la roccia. L'ontologia critica di Pantaleo Carabellese, Bari 1982.

- Valori F., Il problema dell'io in Pantaleo Carabellese, Napoli 1996.

- Vanni Rovighi S., Ontologia, in Enciclopedia del Novecento, Roma 1979 http://www.treccani.it/enciclopedia/ontologia_%28Enciclopedia-del-Novecento%29/

- Varisco B., Tra Kant e Rosmini. A proposito del libro di P. Carabellese. La teoria della percezione intellettiva in Antonio Rosmini, in "Rivista di Filosofia", 1909

 

Pagine o siti web dedicati

ampia bibliografia critica su Carabellese (aggiornata al 1997): http://www.stefaniasapora.it/Page015.html