Teodorico Moretti-Costanzi

 

Pozzuolo Umbro (PG) 1912 – Tuoro sul Trasimeno (PG) 1995

Vita e opere

 

Teodorico Moretti-Costanzi, dopo i primi studi a Perugia e Roma, si iscrive alla Università di Firenze e all'ultimo anno di corso si trasferisce a Bologna, per laurearsi nel novembre 1934 con una tesi sul pensiero di Alfredo Fouillée, con relatore Giuseppe Tarozzi.

Moretti-Costanzi ottiene nel gennaio 1940 la libera docenza in Filosofia Teoretica. Nel medesimo anno è Assistente volontario alla cattedra di Storia della Filosofia dell’Università di Roma, tenuta da Pantaleo Carabellese. Diviene assistente incaricato nell’anno accademico 1942-43 e dal 1944 ha per incarico la cattedra di Estetica. In quegli anni sono significativi alcuni incontri. In primo luogo quello con Michele Federico Sciacca con il quale Moretti-Costanzi condivide una solida amicizia, una similarità di pensiero. Insieme a Sciacca, Moretti-Costanzi vive l’orientamento cristiano, e sostiene la necessità di uscire dall’attualismo gentiliano per ritornare alla persona nella sua reale consistenza di essere spirituale e di presentare il pensare come esplicitazione della verità piuttosto che come “atto”.

Significativo in quegli anni l’incontro con Carmelo Ottaviano che introduce Moretti-Costanzi nella rivista Sophia. Amicizia solida poi quella con Paolo Filiasi Carcano.

In questo periodo romano significative le opere tra le quali Il problema dell’uno e dei molti nel pensiero di Bernardino Varisco, Roma 1940; Schopenhauer, Roma 1942; Un esistenzialista ante litteram: Carlo Michelstaedter, in L’esistenzialismo, Roma 1943; L’ascetica di Heidegger, Roma 1949; Il cristianesimo in Nietzsche, in Kierkegaard e Nietzsche, in “Archivio di filosofia”, XXI (1953), fino al suo lavoro principale L’asceta moderno (Roma, 1945).

Nel 1951 Moretti-Costanzi vince il concorso per Filosofia Teoretica bandito dall’Università di Pisa, ed è successivamente chiamato l’anno successivo come professore ordinario dall’Università di Bologna. In questo Ateneo insegnerà Filosofia Teoretica fino al suo pensionamento nel 1982.

Il trentennale magistero bolognese si articola in due periodi di pari estensione: il primo dove sono gettate le basi del suo pensiero; consegnate nella sua prima trilogia (La filosofia pura, Bologna 1959; L’etica nelle sue condizioni necessarie, ibid. 1965; L’estetica pia, ibid. 1966). E dopo la ripresa del pensiero francescano (L’attualità della filosofia mistica di s. Bonaventura, San Damiano-Assisi 1956) più decisa la proposta del cristianesimo come unico orizzonte filosofico nella seconda trilogia La fede sapiente e il Cristo storico (Assisi 1981), La rivelazione filosofica (ibid. 1982), Il cristianesimo-filosofia come tradizione di realtà (ibid. 1986).

Morì a Tuoro sul Trasimeno il 23 giugno 1995, nel Palazzo del Capra che fu il luogo da lui molto amato e che lo vide impegnato in studi e ricerche anche nel momento del suo ritiro dalla vita accademica.

Ampia è la produzione scientifica del Moretti-Costanzi.

 

Il pensiero filosofico-religioso

 

Il percorso di pensiero di Moretti-Costanzi è sintetizzabile nella sua proposta di centralità di un’autentica cristologia quale vera chiave di lettura della realtà e contenuto univoco della filosofia. Un tema questo del suo filosofare che maturerà dagli anni giovanili sino all’ultimo periodo della sua produzione e che lo caratterizzerà negli studi anche storiografici oltre che speculativi.

Per giungere a questa posizione Moretti-Costanzi dovette passare prima per un intenso confronto con l’attualismo di Gentile e poi da un’adesione e correzione dell’ontologismo critico di Carabellese. Questi, con la sua originale metafisica teologica, proponeva nell'ontologismo critico una decisa contrapposizione al magistero gentiliano dell'attualismo.

Moretti-Costanzi, riconobbe in Carabellese colui che aveva portato il sapere filosofico a sentire l'esigenza di elevarsi, come "livello di coscienza", fino al contenuto autentico della ricerca della filosofia: la ricerca dell'Assoluto, ovvero di Dio, il dire teologico come unico argomento.

Moretti-Costanzi reinterpreterà però l'ontologismo critico integrandovi un’originale prospettiva sulla persona e correggendo il teismo carabellesiano con l’ispirazione di fede cristiana e, soprattutto, superando la prospettiva di un Assoluto colto da Carabellese esclusivamente come Oggetto puro e mai come soggetto e allo stesso tempo cogliendo l'Essere nella sua onnicomprensività di Coscienza e non più carabellesianamente come Essere di Coscienza; concetto questo ultimo che per Moretti-Costanzi indicava ancora da una parte una certa lontananza dell'Assoluto persona del cristianesimo ed dall’altra una consistenza troppo idealistica del suo pensiero.

La vicinanza del Moretti-Costanzi con Michele Federico Sciacca sarà essenziale. Insieme vivono l’opzione e l’orientamento cristiano. I due filosofi saranno impegnati – uno in riforma dell’attualismo e l’altro del carabellesismo - in un percorso di pensiero che cercherà di cogliere quella verità che è la base dell’esistere e del pensare dell’uomo. Quella verità che per entrambi è l’unica via per uscire dalla condizione di crisi dell’uomo del ‘900: tale verità è semplicemente il Cristo. In esso la duplicità finito e infinito, tempo ed eterno, si risolve nella adesione al Dio che è temporale ed eterno fatto uno tra molti restando però per tutti principio di unità e amore. Questa dimensione si riassume e si ridona nella riflessione metafisica della fede (Le ragioni della miscredenza e quelle cristiane della fede, 1979). Non un caso che su questa via si maturerà la proposta di un via “ascetica” del filosofare che non vuol dire estraniamento dal mondo o astrattezza dello spirito, ma incarnazione e elevazione alla verità.

Ne L’asceta moderno (Roma, 1945) e nella trilogia degli anni ’50, Moretti-Costanzi fissa il superamento definitivo dell'ontologismo critico a favore di un orizzonte ora autenticamente ascetico con la dottrina dei gradi, o meglio dei "livelli" di coscienza. Questa dottrina sembra capace di articolare gerarchicamente, senza esclusioni o separazioni, piani diversi dell’esperire: esse, nosse, velle (sentire, intendere, volere).

In tale ascetica acquisisce significato la ripresa della tradizione francescana e bonaventuriana. Moretti-Costanzi attua un recupero e una nuova proposta del tono bonaventuriano, in particolare per la considerazione della concretezza della coscienza che ora torna ad essere considerata davvero, nell'orizzonte bonaventuriano, autentica mens. E quello sforzo di elevazione della mens, che per Bonaventura si realizzava nell'Itinerarium, per Moretti-Costanzi è quell' "ascesi" che non è più, semplicemente, dal mondo, ma è del mondo e che coinvolge tutte le facoltà, tutta la persona, e, ancora di più, tutta la realtà quando essa riesce ad affrancarsi dalla superficie del quotidiano. Questa consapevolezza è a pieno titolo quella ratio superior che Moretti-Costanzi cerca di illustrare nel suo pensiero. La “filosofia pura”, appunto, che viene presentata nell’omonimo lavoro principale del filosofo.

La trilogia cristologica (pubblicata intorno ai primi anni ’80) segna il compimento di questo percorso iniziato con l'ontologismo critico e che è chiamato a culminare in una cristologia filosofica. In tale ricapitolazione cristologica del suo pensiero, l’autore propose, in tutta la sua originalità, la novità del cristianesimo-filosofia e quindi l'ontologicità della Fede, triforme (esse, nosse e velle appunto), nella coscienza in cui si innalza, in direzione di trascendenza con il ricco patrimonio esperienziale di un mondo paulinamente pneumatico, spirituale, disvelato, aperto, alla chiarezza delle realtà supreme.

La filosofia è tale solo quando giunge al livello qualificato di un sapĕre autoevidente e autotestimoniante, assunto a strumento di un’«ontologia sacrale» in cui «l’esperienza espressa è anche presenza della Realtà che vi si attesta» e perciò di tenore esattamente contrario ad una metafisica ridotta a scienza razionalistica giacché «Dio, anima, mondo, prima di diventare problemi della metafisica [...] sono stati davvero delle realtà presenti e certe nell’ambito di una physis disvelata, a norma d’un chiaro essere nel mondo» (La fede sapiente e il Cristo storico, p. 50). Tutto ciò è possibile solo perché la mens è scoperta come naturaliter cristiana, ovvero capace di elevarsi quando prova l'esperienza del Cristo: "Certi facili critici non considerano che prima di parlare delle gesta del Messo divino e di adorarlo, ognuno che ne professa la religione lo ha sentito: poi in conseguenza riconosciuto; e l'ha riconosciuto rivelante, così nella sua origine, che nelle parole, che nelle opere, dall'angolo visivo della mente sua propria conformemente rivelata" (L'ora della filosofia, in Opere a cura di E. Mirri - M. Moschini, Milano 2009, p.889). Una mente che, appunto si rivela conforme a Cristo, dopo che ha colto l'Assoluto come sapida esperienza nel Cristo stesso.

Il pensiero morettiano resta come un esempio esemplare di cristologia filosofica nel panorama non solo italiano. Rappresenta una proposta filosofica assolutamente originale, nata nel pensare della fede cristiana radicalmente accolta come criterio filosofico.

 

Marco Moschini

 


 

Bibilio-sitografia

 

Opere principali

Nel 2009 è stata pubblicata una nuova edizione critica di scritti di Teodorico Moretti-Costanzi con il titolo Opere, a cura di E. Mirri e M. Moschini. Sono presentate le riedizioni di 44 opere tra le più significative del filosofo con alcuni inediti. Tra esse si segnalano

  • Il problema dell’uno e dei molti nel pensiero di Bernardino Varisco, Roma, 1940.
  • Noluntas, Roma, 1941.
  • Schopenhauer, Roma, 1942.
  • Un esistenzialista ante litteram, C. Michelstaedter, in AA.VV., L’esistenzialismo, a cura di L. Pelloux, Roma, 1943, pp.159-172.
  • L’asceta moderno, Roma, 1945; (1952) aggiornata e riveduta.
  • Spinoza, Ed. Universitas, Roma, 1946; seconda ed. a cura di C. Vinti, Roma, 2000.
  • L’estetica di Platone: sua attualità, Roma, 1948.
  • Ontologismo critico e cattolicesimo sul problema di Dio, in AA.VV., Il problema di Dio, a cura di T. Gregory, Roma, 1948, pp. 173-193.
  • L’ascetica di Heidegger, Roma, 1949; (già pubblicata parzialmente in AA.VV., Esistenzialismo cristiano, a cura di E. Castelli, in “Archivio di Filosofia”, vol. VI, pp. 69-90).
  • L’ascesi di coscienza e l’argomento di sant’Anselmo, Roma, 1951.
  • Il cristianesimo in Nietzsche, in AA.VV., Kierkegaard e Nietzsche, in “Archivio di Filosofia”, 1953, pp. 201-207; ora anche in appendice a Meditazioni inattuali sull’essere e il senso della vita.
  • Meditazioni inattuali sull’essere e il senso della vita, Roma, 1953.
  • La terrenità edenica del cristianesimo e la contaminazione spiritualistica, Ed. Patron, Bologna, 1955; seconda ed. a cura di E. Ghini, Roma, 2000
  • La donna angelicata e il senso della femminilità nel cristianesimo, conferenza tenuta a Perugia “Fonte Maggiore”, 21 maggio 1955, Bologna, 1955; seconda ed. a cura di E. Ghini, Roma, 2000
  • L’attualità della filosofia mistica di S.Bonaventura, San Damiano-Assisi, 1956.
  • La filosofia pura, Bologna, 1959; seconda ed. a cura di E. Mirri, Roma, 1999.
  • Il senso della storia, Bologna, 1963: seconda ed. a cura di M. Malaguti, Roma, 2002
  • L’etica nelle sue condizioni necessarie, Bologna, 1965.
  • Attualità di San Bonaventura, in “Sophia”, 1965, pp. 314-340.
  • L’estetica pia, Bologna, 1966.
  • Il tono estetico del pensiero di San Bonaventura in Atti del IV Convegno di Studi Umbri, Filosofia e Cultura in Umbria tra Medioevo e Rinascimento, Gubbio 22-26 maggio 1966, Perugia, 1967, pp. 217-229.
  • L’ora della filosofia, Bologna, 1968.
  • Al di là delle scissioni filosofia-teologia, ragione-fede: l’”intellectus fidelis” di San Bonaventura, Bologna, 1971; anche in “Sophia”, 1972, pp. 21-31.
  • L’uomo come disgrazia e Dio come fortuna, Bologna, 1972.
  • La critica disvelatrice, Bologna, 1972.
  • Ascesis y Filosofia en San Agustin, in “Augustinus”, 19, 1974, pp. 21-34.
  • El intellectus fidelis en el agostinismo de san Buenaventura, in “Augustinus”, 75/76, 1974 pp. 145-161.
  • L’attualità di San Bonaventura nel “cristianesimo-filosofia”: l’”intellectus fidelis”, in AA.VV., San Bonaventura 1274-1974, vol. III, Roma, 1974, pp. 57-82.
  • La singolarità personale societaria - Compimento di un itinerario senza vie, Bologna, 1975.
  • L’equivoco della filosofia cristiana e il cristianesimo-filosofia, Bologna, 1977.
  • Le ragioni della miscredenza e quelle cristiane della fede, Bologna, 1979.
  • La fede sapiente e il Cristo storico, San Damiano-Assisi, 1981.
  • La rivelazione filosofica, San Damiano-Assisi, 1982.
  • Il cristianesimo-filosofia come tradizione di realtà, San Damiano-Assisi, 1986.

Inediti e raccolte di scritti:

  • Dall’essere all’esistenza - Dall’esistenza all’essere. Corso di Filosofia teoretica, anni 1953-54/1954-55, Introduzione e cura di M. Moschini, Roma, 1999.
  • Dio. Corso di Filosofia teoretica, anni 1955-56/1956-57, Introduzione e cura di E. Mirri, Roma, 2003.
  • San Bonaventura, Introduzione e cura di M. Falaschi, Roma, 2003.

Scritti sull'autore e il suo pensiero religioso

  • AA.VV., Il Linguaggio della Mistica, Cortona, 2002.
  • AA.VV., La filosofia cristiana tra Ottocento e Novecento e il Magistero di Leone XIII, Atti del convegno Perugia, 29 maggio- 1 giugno 2003, Perugia, 2004.
  • AA.VV., Filosofare in Cristo, Atti del convegno Perugia, 17- 19 giugno 2005, Perugia, 2007.
  • Bianco F., Note sulla filosofia contemporanea. La problematica e l’ascesi di coscienza, in “Archivio di Filosofia”, 1953, pp. 135-142.
  • Boni R., Il segreto della bellezza come scoperta della carità secondo T. Moretti-Costanzi, in “Sophia”, n.3-4, 1969, pp. 268-278.
  • Boscherini L., Introduzione a T. Moretti Costanzi, L’identità del Lumen publicum nelle privatezze di Anselmo e di Tommaso, Roma, 1994, pp. 67-88.
  • Boscherini L., Per lo studio dell’opera di Teodorico Moretti-Costanzi: percorsi tematici, in T. Moretti-Costanzi, L’identità del Lumen publicum nelle privatezze di Anselmo e di Tommaso, Roma, 1994, pp. 79-98.
  • Boscherini L. - Briganti, G. - Mirri, E. - Montori, M. - Moschini, M., Teodorico Moretti-Costanzi: un mistico cristiano nella filosofia contemporanea, Ed. Calosci, Cortona, 1995.
  • Bozza M., La categoria cristologica nello sviluppo del pensiero di Teodorico Moretti-Costanzi, Trento 2017
  • Buscaroli S., A proposito de “L’uomo come disgrazia e Dio come fortuna” di T. Moretti-Costanzi, in “Giornale di Metafisica”, XXX, luglio-agosto 1975, n. 4, pp. 443-446.
  • Buscaroli S., Sul “bonaventurismo” di T. Moretti-Costanzi: criticità oggettiva e presenza ascetica e teologica, in E. Mirri, La nuova scuola bonaventuriana bolognese, Bologna, 1976, pp. 27-35.
  • Buscaroli S., La filosoficità al vertice della consapevolezza cristiana, in “Teoresi”, nn. 3-4, 1977, pp. 195-232.
  • Buscaroli S., Sul cristianesimo-filosofia, in “Rivista Rosminiana”, fasc. II, 1978, pp. 198-206.
  • Buscaroli S., Introduzione all’ontologismo critico-ascetico, Brescia, 1979.
  • Coviello E., La “filosofia pura” di Teodorico Moretti-Costanzi: essenza e significato del filosofare, in “Rivista di Filosofia neoscolastica”, vol. 99, n. 4, 2007, pp. 681-718.
  • Coviello E., San Bonaventura nel pensiero di Teodorico Moretti-Costanzi. attualità della filosofia francescana del Dottore serafico: ascesi di coscienza e cristianesimo, in “Studi francescani”, a. 105, fasc. 1-2, 2008, pp. 181-228.
  • Del Grande C., Il senso della storia, in “Vichiana”, fasc.II, 1965, pp. 87-96.
  • Di Napoli G., T. Moretti-Costanzi o del filosofare cristiano, in “Antonianum”, n. 1, 1966, pp. 123-134.
  • Di Napoli G., Cristianesimo e filosofia in Teodorico Moretti-Costanzi, in “Doctor communis”, XXXI, 1978, pp. 61-66.
  • Doens De Lambert E., Science et sagesse. “Aves-vous lu Baruch?”, in “Etudes Franciscaines”, 1966, pp. 292-310.
  • Doens De Lambert E., De la metaphisique à la philosophie. Recuperation de l’esthetique, in “Etudes Franciscaines”, 1970, pp. 266-290.
  • Falaschi M., L’ “unum argumentum” di s. Anselmo tra “ratio naturalis” e “intellectus fidelis”, in Fede e ragione, a cura di E. Mirri e F. Valori, ESI, Napoli, 2002, pp. 91-126.
  • Falaschi M., Introduzione e cura a T. Moretti-Costanzi, San Bonaventura, Roma, 2003.
  • Falaschi M., Gli scritti bonaventuriani di T. Moretti-Costanzi, in “Doctor Seraphicus”, anno LI, 2004, pp. 103-115.
  • Filiasi Carcano P., Problematica della filosofia odierna, Roma-Milano, 1953, pp. 77, 142, 146-147, 151-153, 306, 316, 323-324.
  • Filiasi Carcano P., La metodologia nel rinnovarsi del pensiero contemporaneo, Napoli, 1958, pp. 84, 275-276.
  • Forni E. M., “Fundamentalontologie” e ontocoscienzialismo. Cronaca ed analisi di un rapporto, in “Giornale di Metafisica”, nn. 4-5, 1962, pp. 416-453.
  • Franchi G., A proposito del rapporto Heidegger - Moretti-Costanzi, in “Ethica”, n. 2, 1963, pp. 129-140.
  • Ghini E., La fede unica via alla verità di Cristo, in “Teresianum - Ephemerides Carmeliticae”, vol. XXXIV, fasc.I, 1983, pp. 171-185.
  • Ghini E., Introduzione e cura a La donna angelicata e il senso della femminilità nel Cristianesimo. La terrenità edenica del Cristianesimo e la contaminazione spiritualistica, Roma, 2000.
  • Giacon C., T. Moretti-Costanzi e l’idealismo oggettivistico, Genova, 1960.
  • Heidegger M., Lettera a Martin von Bruch, relativa all’opera di T. Moretti-Costanzi: “L’ascetica di Heidegger”, (risposta di T. M.-C., circa un giudizio di Heidegger sulla mia “ascetica di Heidegger”) in “Teoresi”, 1951, pp. 11-17.
  • Höllhuber I., Geschichte der italienischen Philosophie von den Anfagen des 19. Jahrhunderts bis zur Gegenwart, München-Basel, 1969, p. 160.
  • Le Senne R., Lettera a T. Moretti-Costanzi, in “Ethica”, n. 1, 1966, pp. 67-72.
  • Livi A., Il cristianesimo nella filosofia: il problema della filosofia cristiana nei suoi sviluppi storici e nelle prospettive attuali, L’Aquila, 1969, pp. 126-131, 150-158, 174-176.
  • Malaguti M., Introduzione e cura a Il senso della storia, Roma, 2002.
  • Manferdini T. (1954), Ontologismo critico e filosofie dell’esistenza concreta, Reggio Calabria, 1954.
  • Manferdini T., T. Moretti-Costanzi, in Enciclopedia Filosofica 2ª edizione riveduta ed aggiornata, Gallarate-Firenze, 1982.
  • Manno A., Il cristianesimo come filosofia nel pensatore umbro Teodorico Moretti-Costanzi, in Atti del Convegno nazionale su “L’uomo in tutte le sue dimensioni”, Napoli, 1994, pp. 349-379.
  • Manno A., Il cristianesimo-filosofia nella crisi del pensiero moderno di Teodorico Moretti-Costanzi, in l’”Idea” 21 luglio 1996.
  • Manno A., Teodorico Moretti-Costanzi: dalla ermeneusi ontologistica di Spinoza al cristianesimo-filosofia, in Fede e ragione, a cura di E. Mirri e F. Valori, Napoli, 2002, pp. 143-178.
  • Mirri E., Ontologismo critico e ascesi di coscienza, in “Giornale Critico della Filosofia Italiana”, n, 1, 1957, pp. 91-99.
  • Mirri E., La nuova scuola bonaventuriana bolognese, op.cit., pp 9-25;
  • Mirri E., La resurrezione estetica del pensare (tra Heidegger e Moretti-Costanzi), Roma, 1976.
  • Mirri E., Introduzione e cura a La filosofia pura, Roma, 1999.
  • Mirri E., Introduzione e cura a Dio. Corso di Filosofia teoretica, anni 1955-56/1956-57, Roma, 2003.
  • Mirri E., Il significato dell’ascesi nella filosofia contemporanea, in Mirri, E., Pensare il medesimo, op.cit., pp. 41-70.
  • Mirri E., Ontologismo critico e ascesi di coscienza, in Mirri E., op.cit., pp. 71-82.
  • Mirri E., Il pensiero di Teodorico Moretti-Costanzi come un nuovo bonaventurismo, in Mirri, E., Pensare il medesimo, op.cit., pp. 671-684.
  • Mirri E., Cristo-sapienza fondamento del pensare, in Filosofare in Cristo, op.cit., pp. 19-28.
  • Mirri E., Teodorico Moretti-Costanzi, Lanciano, 2012
  • Morra G., L’ascesi di coscienza, in Studio e insegnamento della Filosofia (Filosofia contemporanea e problemi di dialettica) , vol. II, Roma, 1966, pp. 222-224.
  • Morra, G. La filosofia pura, in “Ethica”, 1966, pp. 145-149.
  • Morra G., Introduzione a: “Una lettera di R. Le Senne a T. Moretti-Costanzi”, in “Ethica”, anno V, n. 1, 1966, pp. 67-69.
  • Morra G., Cristo e/o Nietzsche, in Filosofare in Cristo, op.cit., pp. 309-314.
  • Moschini M., L’Ascesi di Coscienza e il Cristianesimo-Filosofia. Teodorico Moretti-Costanzi, Assisi - San Damiano, 1991.
  • Moschini M., Introduzione e cura a Dall’essere all’esistenza - Dall’esistenza all’essere. Corso di Filosofia teoretica, anni 1953-54/1954-55, Roma, 1999.
  • Moschini M., Quattro appunti di Moretti-Costanzi su Rosmini, in Il Linguaggio della Mistica, Cortona, 2002, pp. 221-230.
  • Moschini M., Anselmo e Tommaso nella prospettiva del cristianesimo-filosofia, in AA.VV., La filosofia cristiana tra Ottocento e Novecento e il Magistero di Leone XIII, op.cit., pp. 173-184.
  • Moschini M., Cristo nella spiritualità sofica del francescanesimo in San Bonaventura, Mirri, E., Cristo-sapienza fondamento del pensare, in Filosofare in Cristo, op. cit., pp. 315-336.
  • Moschini M., La fedeltà a Rosmini come criterio della riforma dell'ontologismo critico in Moretti-Costanzi. In “Rosmini Studies”, vol. 1, 2014, p. 93-107
  • Moschini M., la crisitità in Teodorico Moretti-Costanzi, in “Rosmini Studies”, vol. 1, 2015, p. 89-101.
  • Moschini M., "In-der-Welt-sein": un incontro tra ontologia heideggeriana e ontologismo critico. In LA NOTTOLA DI MINERVA, vol 1, 2015, pp.36-49.
  • Moschini M., The augustinian-bonaventurian approach to the concept of cosciousness and its development within the speculative frame of italian critical ontology, in “Bogoslovska Smotra – Ephemerides Theologicae Zagrabienses”, n. 87, 2-2016, pp.343-360,
  • Nocerino G., La cifra di Dio nel pensiero di Teodorico Moretti-Costanzi. Le lezioni di Filosofia teoretica degli anni 1955-56/1956-57, in Filosofare in Cristo, op.cit., pp. 469-484.
  • Ottaviano C., Note introduttive all’articolo di T. Moretti-Costanzi: “Attualità di San Bonaventura”, in “Sophia”, 1965, nn. 3-4.
  • Pastore A., Esposizione delle lezioni sul tema: “Dio”: Corso tenuto nell’anno accademico 1956-57 dal Prof. Moretti-Costanzi, Bologna, 1959.
  • Pastore A., Il cristianesimo come filosofia in T. Moretti-Costanzi, in “Ethica”, n. 3, 1966, pp. 213-224 (prima in estratto è stato pubblicato in “Verri” nel 1961).
  • Rimondi D., Trascendenza, critica ed esperienza, in E. Mirri, La nuova scuola bonaventuriana bolognese, op. cit., 1976, pp. 53-58.
  • Sabarini R., T. Moretti-Costanzi, in Enciclopedia filosofica, Gallarate, 1957.
  • Schiavo A., Dalla bellezza alla moralità: a proposito dell’Estetica pia di T. Moretti-Costanzi, in “Sophia”, 1967, pp. 357-371.
  • Spirito U., Sviluppi dell’ontologismo critico, in “Archivio di Filosofia”, fasc.I, 1954, pp. 269-274; risposta del Moretti-Costanzi in “Archivio di Filosofia”, fasc. II, 1955 pp. 173-179.
  • Tebaldeschi I., Filosofia e politica nell’attualismo e nell’ontologismo critico: in margine al recente dibattito fra Ugo Spirito e Teodorico Moretti-Costanzi, s. n., s. l. , 1955.
  • Uderzo M., La filosofia di Teodorico Moretti-Costanzi, Verona, 1977.
  • Valori F., Il problema dell’io in Pantaleo Carabellese, Napoli, 1996.
  • Valori F., Il linguaggio della mistica cristiana fra verbo e “silenzio sapiente”, in Il linguaggio della mistica, op. cit., pp. 119-126.
  • Valori F., La teologicità del pensare di Pantaleo Carabellese, in Il Linguaggio della Mistica, op.cit., pp. 211-220.
  • Vertucci, R., La “presenza” di Giustino nel pensare di Teodorico Moretti-Costanzi, in Filosofare in Cristo., , op.cit., pp. 485-507.
  • Vinti, C., Introduzione e cura a Spinoza, Roma, 2000.
  • Vitali, R., Il fondamento epistemologico dell’ “Ascesi di coscienza”, in “Vichiana”, n. 1, 1966, pp. 55-62
  • Zitko P., Teodoro Moretti-Costanzi e Karl Jaspers, in "La Nottola di Minerva", 2013, pp. 53-63
  • Zucal S., Carlo Michelstaedter nell'interpretazione di Teodorico Moretti-Costanzi, in F. Meroi (ed.), L'inquietudine e l'ideale. Studi su Michelstaedter, Pisa 2010, pp. 155-182