Nicola Abbagnano

Salerno 1901 – Milano 1990

Vita e opere

Di benestante famiglia salernitana, si formò all’università di Napoli, nella scuola di A. Aliotta, e svolse un lunghissimo insegnamento all’Università di Torino, dove giunse nel 1936 e rimase fino all’emeritazione, tenendovi dal 1939 la cattedra di storia della filosofia. Nei primi studi, Abbagnano appare radicalizzare, anche rispetto allo stesso Aliotta, la differenza tra la conoscenza razionale da un lato e il fondo vitale e irrazionale su cui essa si distacca, dall’altro. Costante sarà così in Abbagnano l’attenzione al valore conoscitivo autonomo del sapere empirico-scientifico, rispetto a sintesi speculative onnicomprensive su cui si mostra con continuità molto distaccato, ma, d’altra parte, egli ritiene che gli stessi caratteri empirico-oggettivi della scienza la portino a non raggiungere ambiti fondamentali dell’esperienza umana, contingente e finita (cfr. Abbagnano 1934). Proprio attorno a questi ultimi ambiti si situa il precoce confronto di Abbagnano con le correnti esistenzialiste europee, verso le quali egli sviluppa però un proprio percorso specifico (cfr. la silloge Abbagnano 1988). Mentre le varie filosofie dell’esistenza, al di là del loro orientamento teistico o meno, tendevano, infatti, a seguire soprattutto Kierkegaard, nell’analisi della contingenza e della finitudine esistenziale, mettendone in risalto, quindi, in primo luogo il carattere di fondamentale carenza, Abbagnano vede invece nella stessa limitatezza e contingenza dell’esistenza l’aprirsi di possibilità autentiche, anche in una relazione di impegno anti-solipsistico verso le altre esistenze: “Ad un esistenzialismo che vive sotto l'esclusivo segno di Kierkegaard, il filosofo della possibilità impossibile, bisogna contrapporre un esistenzialismo che riporti Kierkegaard a Kant e a quanti altri filosofi hanno lavorato per garantire all'uomo il legittimo possesso dei suoi stessi limiti” (Abbagnano 1948). Nei decenni del secondo dopoguerra, questo esistenzialismo “positivo” si sviluppò sempre di più verso una difesa di una razionalità critica e problematica, anti-solipsistica e anti-dogmatica; anche a partire da un serrato confronto teorico con J. Dewey, Abbagnano giunse così a proporre un “neo-illuminismo” alternativo rispetto a quelli che considerava i coevi dominanti “neo-romanticismi” filosofici, vuoi interioristico-intuitivi, vuoi ottimistico-provvidenziali (indipendentemente dal loro orientamento immanente o trascendente) (cfr. la silloge Abbagnano 2001). Parallelamente, Abbagnano venne accentuando l’importanza di un metodo critico-empirico per i diversificati aspetti dell’esperienza umana, con un atteggiamento di apertura verso le scienze umane sperimentali come la sociologia. Dal punto di vista politico, se durante il periodo di maggior consenso del fascismo non erano mancate in lui accondiscendenze al regime, nel secondo dopoguerra Abbagnano coniugò invece il proprio neo-illuminismo con un rigoroso liberalismo anti-dogmatico che lo metteva in controtendenza rispetto alle più influenti linee dell’epoca, tanto cattoliche che comuniste. Oltre alle elaborazioni teoriche, Abbagnano lavorò in questi anni soprattutto ad ampie sintesi di storia della filosofia, in più edizioni e formati di grande fortuna, sia all’università che ai licei. Una particolare confluenza di coinvolgimento teorico e confronto storico si riscontra anche nel non meno fortunato Dizionario di filosofia (1961, 1971). A partire dagli anni Sessanta e, ancor più, dopo l’emeritazione, Abbagnano venne intensificando i propri interventi puntuali attorno a tematiche filosofiche quotidiane e di attualità, sui giornali e in libri di successo anche extra-accademico (cfr. Abbagnano 1968, 1973, 1979, 1985 e 1987). Molti e influenti allievi ne hanno sviluppato la lezione storico-critica in vari settori storico-filosofici e teorici (tra essi, P. Chiodi, G. Cambiano, G. Fornero, M. Mori, F. Restaino. Pi. Rossi, C.A. Viano).

 

Il pensiero sulla religione

“Bisogna riconoscere nell’uomo”, si dice in Abbagnano 1947, “la problematicità, il tempo e la finitudine, per sottrarlo al miraggio di un’infinità e di una potenza illusoria e restituirlo alla responsabilità della fede”, laddove quest’ultima è definita come “l’accettazione decisa della finitudine, la fedeltà alla problematicità originaria, la libertà di scegliersi nella propria limitazione costitutiva”. 

Sul parametro di questo tipo di fede esistenziale “positiva”, sempre in Abbagnano 1947, si propone di valutare le due “vie” della filosofia e della religione: “Certamente soltanto la filosofia può comprendere se stessa, la religione e la fede come questa comprensione. Ma appunto per ciò la religione non ha bisogno di uscire da sé per ritrovare la filosofia, la quale è implicita nella sua stessa esigenza di comprendersi nella propria realizzazione esistenziale. Certamente soltanto la religione può far valere l’istanza generica della fede e richiamare così la filosofia al suo compito fondamentale; ma appunto per ciò la filosofia non ha bisogno di uscire da questo compito per ritrovare il fondamento della religione e per riconoscerla nel suo valore. Filosofia e religione si presentano all’uomo come due alternative tra le quali deve scegliere; ma quale che egli scelga, non rinunzia all’altra. Né la scelta è indifferente, né essa può essere prospettata e decisa una volta per tutte. Ognuno deve farla da sé, sotto la sua responsabilità. Quando l’abbia fatta, se è capace di autentico impegno, ritroverà in fondo alla sua via la loro unità”. 

D’altro lato, si dice ancora in Abbagnano 1947, “una sintesi di questo genere è resa impossibile tutte le volte che la filosofia e la religione o entrambe cessano di imperniarsi in questo impegno cioè sulla fede. La religione può infatti irrigidirsi sulle sue posizioni ontologiche (che le sono però necessarie) e rifiutarsi di procedere verso il loro significato esistenziale. Essa allora si confina da sé nella genericità e nell’obiettività di un appello che, ripetuto egualmente per tutti, non vale più per nessuno. A sua volta la filosofia può lasciarsi sfuggire il senso autentico dell’impegno esistenziale e rifugiarsi in una universalità, oggettiva o soggettiva, che le dà un senso illusorio di ricchezza e di strapotenza. Per questo senso, essa vede nell’uomo l’essere, l’infinito, l’eterno e si rifiuta al riconoscimento della sua problematicità, della sua finitudine, della sua temporalità; e così lo distoglie e lo distrae dalla responsabilità dell’impegno”.

Nel prosieguo della propria impostazione “neo-illuminista”, Abbagnano tende ad accentuare l’argomentazione critica verso atteggiamenti provvidenzialistici ed assolutistici, tanto filosofici che religiosi, i quali, pur utilizzati per dare sicurezza alla finitezza e incertezza umana, tendono di fatto poi a ripercuotersi in attitudini dogmatiche fuori controllo. 

Nella voce “religione” in Abbagnano 1961/1971, pur in un contesto sobrio e “istituzionale”, sono così chiari tanto il distacco verso posizioni di più o meno esplicito “romanticismo” religioso, quanto i riferimenti agli “indirizzi più moderni e critici della sociologia” e dell’antropologia culturale, laddove l’attenzione a ciò che, rispetto ai riti e agli atteggiamenti religiosi, “si riscontra soprattutto nelle società primitive” va di pari passo alla sottolineatura che “la sociologia contemporanea tende a eliminare l’abisso tra mentalità primitiva e mentalità secondarie o civili”.

Negli interventi dell’Abbagnano dell’ultimo decennio, il tema religioso torna più volte, spesso con richiami a nuclei argomentativi del proprio esistenzialismo positivo. Non che vi sia indistinzione delle vie filosofica e religiosa (o ancor meno una confluenza della prima nella seconda); piuttosto Abbagnano insiste sul fatto che le autentiche scelte esistenziali ognuno non può che farle per proprio conto, nonché, in secondo luogo, sull’impegno di tutti verso problemi scientifici e morali comuni. Non secondariamente rispetto a questi problemi comuni, però, è correlativa alla più autentica fede esistenziale l’“indagine razionale” che “non faccia cadere in illusioni o fanatismi” (Abbagnano, Bologna 1990, p. 509). Così Abbagnano si rallegra, per esempio, della revisione della propria posizione sul caso Galileo da parte della Chiesa cattolica, perché è senz’altro preferibile che “scienza e religione” siano “alleate in difesa della libertà dell'uomo” (Abbagnano 1985). 

Fino all’ultimo scritto, a carattere autobiografico, pubblicato alle soglie dei novant’anni, Abbagnano ribadisce il proprio esistenzialismo positivo anche nei confronti della morte: “non la temevo, e continuo a non temerla, perché fa parte dell’esistenza” (Abbagnano, Milano 1990).

Omar Brino

 

Biblio-sitografia

  • B. Maiorca, Bibliografia degli scritti di Nicola Abbagnano 1922-1992, Bari-Roma, 1993

  • Panelli Marvulli R., Bibliografia di scritti su Nicola Abbagnano, Pubblicazione in formato elettronico in www.abbagnanofilosofo.it - 2000

Opere principali

  • Le sorgenti irrazionali del pensiero, Napoli, 1923, pp. VII-174 (nuova ed. a cura di A. Donise, premessa di G. Arenare, presentazione di G. Cantillo, introduzione di A. Donise, Salerno, 2008)

  • Il problema dell'arte, Napoli, 1925

  • Il nuovo idealismo inglese e americano, Napoli, 1927

  • La filosofia di E. Meyerson e la logica dell'identità, Napoli-Città di Castello, 1929

  • Guglielmo di Ockham, Lanciano, 1931

  • La nozione del tempo secondo Aristotele, Lanciano, 1933

  • La fisica nuova. Fondamenti di una nuova teoria della scienza, Napoli, 1934

  • Il principio della metafisica, Napoli, 1936

  • Lineamenti di pedagogia, Napoli, 1936

  • Sommario di filosofia per i licei, Napoli, 1937

  • La struttura dell'esistenza, Torino, 1939

  • Antologia del pensiero filosofico, Torino, 1940, pp. VII-332; 1942 2a ed.

  • Bernardino Telesio, Milano, 1941

  • Introduzione all'esistenzialismo, 1a ed. Milano 1942; 2a ed. riv., Torino, 1947 (poi numerose riedizioni della seconda ed.)

  • Compendio di storia della filosofia, Vol. I, Torino, 1945; 1951 2a ed. - Vol II, 1946; 1952 2a ed. - Vol. III, 1947, pp. 258

  • Storia della filosofia, vol. I (Filosofia antica, patristica, scolastica), Torino, 1946, 1a ed; 1963 2a ed inter. rielab; Vol. II (Filosofia moderna fino alla fine secolo XVIII) Torino, 1948 1a ed.: 2a ed inter. riel. Torino, 1963; Vol. III (Filosofia del romanticismo), Torino 1950 1a ed.: 2a ed inter. rielab., Torino 1963; 3a ed. inter. riv. e aggiorn. voll. I, II, III, Torino 1974; 4a ed. rist. riv. voll. I, II, III, con aggiunta del vol. IV (La filosofia contemporanea): tomo 1 di G. Fornero, L. Lentini, F. Restaino; tomo 2 di G. Fornero, D. Antiseri, F. Restaino, Torino 1993-94

  • Filosofia religione scienza, Torino, 1947; 2a ed., ivi 1960; 3a ed., ivi 1967.

  • Esistenzialismo positivo, Torino, 1948

  • Storia del pensiero scientifico, Vol. I, Torino, 1951; Vol.II, Torino, 1952; Vol.III, Torino, 1953

  • Possibilità e libertà,Torino, 1956

  • Problemi di sociologia,Torino, 1959, pp. 210; 2a ed. ampl., ivi, 1967

  • Linee di storia della filosofia. Voll. I, II, III, Torino, 1960

  • Dizionario di filosofia, Torino, 1961; 2a ed. riv. e accr., ivi 1971; 3a ed. agg. e amp. da G. Fornero et al., ivi, 1997

  • Scritti scelti, a cura di G. De Crescenzo e P. Laveglia, introduzione di N. Bobbio,Torino, 1967.

  • Per o contro l'uomo, Milano, 1968,

  • Critical Existentialism, Traduzione e introduzione a cura di N. Langiulli, New York, 1969

  • Fra il tutto e il nulla, Milano, 1973

  • Existentialism, in "Encyclopaedia Britannica", XV ed., 1974, pp. 73-77

  • Questa pazza filosofia ovvero l'Io prigioniero, Milano, 1979; 2a ed., Novara, 1988

  • L'uomo progetto 2000, Dialogo con G. Grieco, Roma,1980

  • La saggezza della vita, Milano, 1985 (poi numerose altre ed.)

  • La saggezza della filosofia. I problemi della nostra vita, Milano, 1987 (poi numerose altre ed.)

  • Scritti esistenzialisti, a cura di B.Maiorca, Torino, 1988

  • Ricordi di un filosofo, a cura di M. Staglieno, Milano, 1990

  • L'esercizio della libertà. Scritti scelti 1923-1988, a cura di B. Maiorca, nuova ed. riv. agg. integrata, Bologna, 1990.

  • Esistenza e metafisica (1936-1962), a cura di B. Maiorca, Lecce, 1997

  • Scritti neoilluministici (1948-1965), a cura di B. Maiorca, introduzione di Pi. Rossi e Carlo A. Viano, Torino, 2001

 

Scritti sull'autore 

  • Aliotta A., L'esistenzialismo positivo di N. Abbagnano, in Id., Critica dell'esistenzialismo, Roma, 1951, pp. 87-98 

  • Bobbio N., Discorso su Nicola Abbagnano, in N. Abbagnano, Scritti scelti (a cura di G. De Crescenzo e P. Laveglia), Torino, 1967, pp. 9-38.

  • Bobbio N., Nicola Abbagnano, a cura di B. Maiorca, Bologna, 1989, pp. 5-35 

  • Cacciatore G. e Cantillo G. (a cura di), introduzione di R. Racinaro, Una filosofia dell'uomo, Atti del Convegno in memoria di Nicola Abbagnano, Salerno, 11-13 Novembre 1992, Salerno, 1995

  • Cacciatore G., La recezione italiana della Existenzphilosophie nel dopoguerra: problemi interpretativi e significati etico-politici, in Atti dell'Accademia di Scienze Morali e Politiche di Napoli, XCV, 1984, Napoli, 1985, pp. 45-67 - 1985

  • Caltagirone C., Nicola Abbagnano, Città del Vaticano 2012

  • Cantillo G., Nicola Abbagnano: esistenzialismo positivo e la filosofia come saggezza, in "Occasioni filosofiche", Quaderni di "Velia", Potenza 1991, pp. 15-35 

  • Chiodi P., L'esistenzialismo di Nicola Abbagnano, in Id., Il Pensiero esistenzialista. Milano, 1a ed., 1959; 2^ ed., 1960, pp. 22-24, 49-52, 66-71, 85-88, 102-103, 124-126, 169-173, 186-190 - 1959

  • Cotogni A., Nicola Abbagnano e il problema della scienza nel pensiero contemporaneo da Laplace a Geymonat, Messina, 1974 

  • Crisci A. U., Saggezza e filosofia in Nicola Abbagnano, Bologna, 2021

  • Dal Pra M., Il pragmatismo assiologico di N. Abbagnano, in "Rivista di storia della filosofia", 1948, pp. 225-67; ora in Id., Filosofi del Novecento, Milano, 1989, pp. 91-106

  • Dal Pra M., Il razionalismo critico, in AA.VV., La filosofia italiana dal dopoguerra ad oggi, Laterza, Bari, 1985, pp. 31-92

  • D'Alberto F., La storia della filosofia come frontiera. L'itinerario di Nicola Abbagnano, in "Rivista di storia della filosofia", n. 1, 2002, pp. 47-72 

  • D'Alberto F., Nuovo e controverso interesse per Nicola Abbagnano, in "Rivista di storia della filosofia", n.4, 2003

  • Dalmasso G., La dimensione religiosa in Nicola Abbagnano, in Cacciatore G. e Cantillo G. (a cura di), introduzione di R. Racinaro, Una filosofia dell'uomo, Atti del Convegno in memoria di Nicola Abbagnano, Salerno, 11-13 Novembre 1992, Salerno, 1995, pp. 139-145 

  • De Crescenzo G, L'occultamento "notturno" dell'ultimo Abbagnano, in "Filosofia", 52, n. 2, 2001, pp. 269-89 

  • De Crescenzo G, Uomo, possibilità, trascendenza. Rileggendo Abbagnano, in "Filosofia", n. 1, 1988, pp. 45-70

  • De Crescenzo G., Dio e la religione. Con/oltre Abbagnano, in "Annuario filosofico", 1996, pp. 165-178 

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  • Ferrari M., Nicola Abbagnano a cent'anni dalla nascita. In margine a un convegno torinese, in "Rivista di filosofia", 2002, 1, pp.125-135 

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  • Maiorca B., John Dewey filosofo illuminista. L'interpretazione laica di Nicola Abbagnano, in "Agorá", 2000, pp. 463-473 

  • Maiorca B., Nicola Abbagnano. Esistenza, Ricerca, Saggezza, Roma, 2003

  • Mathieu V., Nicola Abbagnano, in Enciclopedia filosofica, 1957, vol. I, pp. 4-5 - 1957

  • Miglio B. (a cura di), Premessa di Pi. Rossi e C.A. Viano, Nicola Abbagnano. Un itinerario filosofico, Bologna, 2002

  • Mori M., Nicola Abbagnano (1901 - 1990): una filosofia del finito, in G. Cuozzo e G. Riconda (a cura di), Le due Torino. Primato della religione o primato della politica?, Torino, 2008, pp. 135-148

  • Natella P., Abbagnano giovane e gli inizi del suo pensiero filosofico, con un'Appendice sugli scritti "salernitani", in "Euresis" (Liceo Classico "M. Tullio Cicerone", Sala Consilina), Salerno, 1992, pp. 118-131 

  • Paci E., Abbagnano, in Id., Ancora sull'esistenzialismo,Torino, 1956, pp. 155-164 

  • Paci E., Esistenzialismo trascendentale, in "Rivista di filosofia", 1949, pp. 419-433

  • Panelli Marvulli R., Abbagnano. Una vita per la filosofia. Opere, documenti, ricordi, con un saggio di G. Fornero, Torino 2019

  • Paolini Merlo S., premessa di G. Cantillo, Abbagnano a Napoli. Gli anni della formazione e le radici dell'esistenzialismo positivo, Napoli, 2003

  • Paolini Merlo S., Sulla metafisica esistenziale di Abbagnano. Il fondamento strutturale dell'essere possibile, in "Paradigmi", 1995, pp. 279-302

  • Pareyson L., Il pensiero di Abbagnano e i suoi sviluppi recenti, in Id., Esistenza e persona, Torino, 1950, pp. 139-178

  • Pasini M., Rolando D., Il neoilluminismo italiano. Cronache di filosofia (1953-1962), Milano, 1991

  • Penzo G., "Metafisica esistenziale" di Nicola Abbagnano, in "Aquinas", XIII, 1970, pp. 449-456 

  • Poggi S., Kant, la libertà e la finitezza alle origini dell'esistenzialismo in Italia: Nicola Abbagnano e Cesare Luporini, in AA.VV., La tradizione kantiana in Italia, vol. I, Messina, 1986, pp. 171-236 

  • Prini P., L'esistenzialismo positivo di Nicola Abbagnano, in Id., Esistenzialismo, Roma, 1952, pp. 153-168 

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  • Quarta A., Nicola Abbagnano tra esistenzialismo e neoilluminismo, in Restaino F., L'Abbagnano nascosto, in "Rivista di storia della filosofia", 2002, n. 1

  • Rossi Pi. e Viano C.A. (a cura di), Filosofia italiana e filosofie straniere nel dopoguerra, Bologna, 1991, pp. 35-75

  • Rossi Pi., Contributions italiennes à la théorie sociologique, in "Archives européennes de sociologie", III, 1962, pp. 168-172 - 1962

  • Rossi Pi., L'ultimo Abbagnano e il preteso "incontro con Dio", in "Rivista di filosofia", 2000, n. 3, pp. 535-542 

  • Santucci A., Esistenzialismo e filosofia italiana, Bologna, 1959, pp. 77-108, 291-322

  • Salvadori M.L., Liberalismo italiano. I dilemmi delle libertà. Cavour e Croce, Einaudi e Matteucci, Abbagnano e Bobbio, Milano 2011

  • Scarlata G., L'esistenzialismo normativo di Nicola Abbagnano, Trapani, 1966

  • Semerari G., Il neoilluminismo filosofico italiano, in "Belfagor", pp.168-82 

  • Semerari G., Nicola Abbagnano: l'esistenzialismo positivo, in "Paradigmi", 1990, pp. 455-480 

  • Severino E., Note sulla filosofia di N. Abbagnano, in "Rivista rosminiana", 1949, pp. 97-108 

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  • Vercellino F., Il Problema di Dio e della religione in Nicola Abbagnano, Roma, 1982

  • Viano C.A.., Stagioni filosofiche, Bologna 2006

 

Siti dedicati

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