Marco Maria Olivetti

Roma 1943 - Roma 2006

Vita e opere

Professore ordinario di Filosofia della Religione presso l’Università “La Sapienza” di Roma dove insegnò dal 1979, dopo aver ricoperto incarichi di docenza presso diverse Università italiane, e dove compì i suoi studi. Allievo di E. Castelli, ha diretto la rivista "Archivio di filosofia" e l’"Istituto di Studi Filosofici", entrambi fondati da Castelli. In un’ottica di profonda condivisione dell’indirizzo di ricerca inaugurato dal proprio maestro continuò e diede nuovo impulso alla tradizione dei Convegni su tematiche filosofico-religiose, avviati nel 1961 e da lui denominati “Colloqui Castelli”.

Accademico dei Lincei e membro di diverse istituzioni di ricerca nazionali e internazionali, la sua ultima impresa accademica negli anni precedenti la sua morte precoce era stata l'istituzione della Facoltà di Filosofia nel 2001, della quale fu Preside fino alla morte.

Fin dai primi lavori affrontò il tema religioso nella complessità del presente, intrecciando tale tema a quelli del linguaggio, della storicità, del soggetto e della comunità, in una serie di volumi che, a partire da Il tempio simbolo cosmico. La trasformazione dell’orizzonte del sacro nell’età della tecnica del '67 e L’esito teologico della filosofia del linguaggio di Jacobi del ’70, attraverso Filosofia della religione come problema storico. Romanticismo e idealismo romantico del ’74, portano a Analogia del soggetto del ’92 (importante anche la densa e lucida sintesi Filosofia della religione del '95).

Nella teorizzazione di Olivetti il rapporto tra individuo e comunità viene declinato con grande finezza, ma sempre in rapporto alla concreta esperienza storica, come amava ripetere spesso a lezione con esempi tratti dalla vita ordinaria. 

La questione dell’origine del soggetto viene affrontata come struttura portante dell’intera sua riflessione sul soggetto stesso, pensato non più come costituito, ma come comunitario prima ancora di essere soggettivato, quindi viene ipotizzata una serie di figure graduali del suo sviluppo che ha come suo fuoco la possibilità di parlare, quindi di farlo dopo avere osservato altri parlare. Il soggetto è parlato prima di parlare, alloquisce in quanto viene alloquito e in questo riproduce lo svilupparsi della capacità di amare che può sorgere solo dopo averla osservata.

 

Il pensiero filosofico-religioso

La condizione di finitezza è temporale prima ancora che fisica o di capacità di modificare lo stato dei fatti. La comunità si costituisce a partire dall’alterità, osservata come volto prima che come parola proferita, ma prima ancora del volto dell’adulto è il volto dell’infante che pone l’interrogazione e i primi imperativi, quello del riconoscimento e quello derivante dall’invito.  

Il paragone continuo tra fante e in-fante rimette in questione, in un’indagine del plesso praticoteoretico che dura fino agli ultimi scritti di Olivetti, il trovarsi del soggetto, il suo farsi a partire da una originaria apertura dinamica. 

Il soggetto si fa insieme all’etica, si autopone nel soggetto prima che questo inizi a parlare. Non è un caso che nella sequenza descrittiva dell’infante esso venga visto come equivalente dell’embrione, così anticipando le tematiche della bioetica che accenderanno i dibattiti in particolare nel decennio successivo, il primo del XXI secolo. 

Gli animali hanno cuccioli, gli uomini invece generano infanti, perché in un processo sempre sfuggente ma che si può tentare di descrivere per approssimazione si generano all’autopercezione attraverso la comprensione della loro posteriorità rispetto al loro dover imitare e quindi dover essere. L’anteriorità dell’ethos sul subjectum è l’antidoto contro la possibilità anche solo concettuale della distruzione delle altre persone. Per questo nella tradizione cattolica la nozione di persona viene preferita e trapassa dalla dinamica intra-trinitaria alla dinamica intersoggettiva.

La persona si riconosce sempre posteriore, sempre dipendente dagli altri, mentre il soggetto si assoggetta a un padrone che lo può utilizzare come entità generatrice di violenza. La ricostruzione della genesi prelinguistica e protologica dell’etica giunge fino alla ipotesi della costituzione del linguaggio stesso a partire dalla relazione affettiva prelinguistica instaurata dall’infante con la madre, che solo tramite questa relazione diviene capace di diventare fante, rispondendo al primo invito preverbale cioè alla prima allocuzione implicita nella carezza, nella nutrizione, nel calore trasmesso: “tu sei amato, tu sei protetto”. Da qui segue il riconoscimento della gestualità, la identificazione di quel volto su cui E. Levinas rifletterà come volto di adulto, laddove nella riflessione di Olivetti ha la primazia l’asimmetria tra volto di adulto e volto di infante, mentre la persona antecede la soggettività con il suo stesso autoriconoscersi come portatrice di dignità infinita sin dal suo sorgere mentre afferma, sussurra: “io non ucciderò”, “io sono stata custodita”, “io custodirò”.

In Analogia del soggetto si argomenta così come l’etica si mostri co-estesa con la soggezione del soggetto, intesa radicalmente come anteriorità dell’autopercezione rispetto al linguaggio, quantomeno al linguaggio proferito, come anteriore rispetto alla metafisica in quanto essa è anteriore al costituirsi del soggetto come parlante. Loquor ergo sum, secondo l’intuizione olivettiana, la passività primaziale espressa da un verbo passivo e deponente antecede l’attività, anche l’attività riflettente che a partire dalla sua prima apparizione nelle meditazioni di Descartes condusse alla Tathandlung fichtiana. Esprimere in tal modo il sorgere della soggettività dalla passività è un modo di procedere a una descrizione non per hyatus (quindi riducendo al minimo i salti), di comprendere lo sviluppo delle interazioni, non pensando l’evento della nascita come l’inizio di una sequenza intervallata da salti, ma come l’inizio di un processo

Olivetti articola il procedere dell’inversione dell’appercezione trascendentale muovendo da una rilettura profonda della filosofia fichtiana, una lettura quindi non incentrata sull’autoteticità del soggetto, ma proprio sulla riflessa posteriorità dell’autoaffermazione del soggetto rispetto all’anteriorità irriducibile dell’appello. L’elaborazione etica del tema dell’appello è a nostro avviso decisiva per la comprensione della filosofia fichtiana e al contempo può gettare una luce diversa sul perché Olivetti decida di partire dall’anteriorità dell’etica su qualunque paradigma derivante dalla teticità. 

La riflessione sulla comunità delle menti è la seconda declinazione sull’anteriorità dell’etica rispetto a qualunque metafisica della soggettività: se la riflessione sul costituirsi del fante dall’infante è l’ontogenesi di questa anteriorità, la possibilità di rispondere in modo nuovo alla domanda kantiana “cos’è l’uomo” è la filogenesi di questa riflessione sull’anteriorità dell’etica. 

Egli continua a riflettere e a ripensare questa doppia linea di indagine, in particolare ritorna e continua a offrire nuove prove della fecondità del suo tentativo in un testo redatto nei suoi ultimi anni, dedicato proprio alla tematica de La comunità delle menti come problema della filosofia moderna (Olivetti 2005), in cui vengono messi a confronto quelli che per lui sono due tentativi esemplari per profondità di ripensare le problematiche fondative dell’orizzonte speculativo moderno. Così vi viene descritta questa seconda modalità di indagine: “Con l’espressione ‘comunità delle menti’ – non rinvenibile, per quanto mi risulta, nei testi della tradizione filosofica moderna scritti o tradotti in italiano – intendo richiamare una famiglia di nomi i cui esemplari popolano il lessico della filosofia moderna: si va – per ricordare solo qualche esempio – dall’assemblage de tous les esprits della Monadologia leibniziana all’ethische gemeine Wesen della Religion kantiana, al Geisterreich schilleriano e hegeliano fino alla société spirituelle di Laberthonnière o – ben più notoriamente – alla monadologische Intersubjektivität husserliana. Parlo di una 'famiglia' di espressioni perché mi sembra più corretto ricondurre la generalizzazione operata con il sintagma ‘comunità delle menti’ alla ormai classica idea wittgensteiniana delle ‘somiglianze di famiglia’ – oltre tutto evocando così generazione, rigenerazione e traduzione – piuttosto che ad una aristotelizzante idea di astrazione dalle ‘differenze specifiche’, incapace di rendere giustizia alla dinamica storica delle idee e delle parole che le significano” (Olivetti 2005, p. 351).

Questo aspetto potrebbe essere indagato ulteriormente per dare ragione del suo voler iniziare dall’analogia, radicalizzandone la valenza oltre quanto già pensato da E. Przywara e lasciando da parte l’ente, osservando l’essere parlati e insieme l’essere agiti come anteriori e donanti possibilità. 

Kant è qui l’autore di riferimento perché critica la declinazione della intersoggettività metafisicamente monadica di Leibniz nella Religione entro i limiti della sola ragione: è questa l’opera fulcro di tutta la riflessione di Olivetti (cfr. anche la sua introduzione all’edizione laterziana da lui curata nel 1980), considerandola come un plesso ancipite scritto quasi in un’eco dissonante ma comune tra due autori diversi e discordi, che anche storicamente ha la sua origine nell’interscambio genetico con il Saggio per una critica di ogni rivelazione di Fichte (anch’esso introdotto e curato per Laterza da Olivetti, nel 1998). Kant analizza la mediazione soprannaturale che offre lo spazio originario di possibilità che consente la comunità etica, quello che Olivetti qualifica come comunità tra le menti: non si tratta di corporeità in relazione, come nell’originario delineato ad esempio da Fichte nel Diritto naturale del 1796, ma di una comunità di res cogitantes, di intelligenze libere.

Giovanni Cogliandro

 

Biblio-sitografia

  • Bancalari S. (a cura di), Bibliografia degli scritti di Marco Maria Olivetti, in “Archivio di filosofia”, lxxvi, 3, 2008, pp. 273-286

Opere principali

Volumi 

  • Il tempio simbolo cosmico. La trasformazione dell’orizzonte del sacro nell’età della tecnica, Roma, 1967

  • L’esito teologico della filosofia del linguaggio di Jacobi, Padova, 1970

  • Filosofia della religione come problema storico. Romanticismo e idealismo romantico, Padova, 1974

  • Filosofia della religione, in P. Rossi (a cura di), La Filosofia, Torino, 1995, vol. I, pp. 137-220

  • Analogia del soggetto, Roma-Bari, 1992; tr. tedesca: Analogie des Subjekts, Aus dem Italienischen von Th. Hünefeldt, Freiburg i.Br., 2016

Saggi, curatele e articoli 

  • Il problema della secolarizzazione inesauribile, in Ermeneutica della secolarizzazione, a cura di Enrico Castelli, «Archivio di Filosofia», xliv, 2-3, 1976, pp. 73-86.

  • I. Kant, La religione entro i limiti della sola ragione, trad. di A. Poggi rivista da M.M.O., Introduzione di M.M.O. (pp. v-xliv), Roma-Bari 1980

  • Filosofia della religione e teoria della società: La crisi dell’argomento ontologico, in M.M. Olivetti (a cura di), La recezione italiana di Heidegger, «Archivio di Filosofia», lvii, 1-3, 1989, pp. 531-543

  • J. G. Fichte, Saggio di una critica di ogni rivelazione, introduzione (pp. v-lx), traduzione e note a cura di M.M.O., Roma-Bari, 1998

  • Compassione o teodicea. L’appropriazione religiosa del problema del male nella Filosofia contemporanea, in Bene, male, libertà, «Seconda navigazione. Annuario di Filosofia», Milano, 1999, pp. 219-238.

  • Trascendentale senza illusione. Ovvero: l’assenza della terza persona, in C. Vigna (a cura di), Etica trascendentale e intersoggettività, Milano, 2002, pp. 127-140

  • La comunità delle menti come problema della filosofia moderna, in E. Canone (a cura di), Per una storia del concetto di mente, Firenze, 2005, pp. 343-361

Edizione in raccolta delle opere

  • vol. I, Saggi, Pisa-Roma, 2013

  • vol. II, L'esito teologico della filosofia del linguaggio di Jacobi; Filosofia della religione come problema storico, Pisa-Roma, 2013

  • vol. III,  Il tempio simbolo cosmico; Analogia del soggetto, Pisa-Roma, 2013

 

Scritti sull'autore e il suo pensiero religioso

  • Bancalari S., La teoria dell'intersoggettività. Prolegomeni ad un'interpretazione, in Marco Maria Olivetti. Un filosofo della religione, “Archivio di filosofia”, lxxvi, 3, 2008, pp. 49-59

  • Bancalari S., Pierluigi Valenza, Premessa, in Soggettività e analogia : studi intorno all'opera di Marco Maria Olivetti, “Archivio di filosofia”, lxxxv, 2, 2017, pp. 9-10

  • Casper B., Marco Maria Olivetti, in “Archivio di filosofia”, lxxvi, 3, 2008, pp. 11-15

  • Castelli Gattinara E., Il nessun luogo dell'ogni dove, in Marco Maria Olivetti. Un filosofo della religione, “Archivio di filosofia”, lxxvi, 3, 2008, pp. 211-220

  • Ciglia F.P., Differenza e analogia. Percorsi dell'umano fra Levinas e Olivetti, in Marco Maria Olivetti. Un filosofo della religione, “Archivio di filosofia”, lxxvi, 3, 2008, pp. 73-87

  • Cogliandro G., Della modernità e del problema della filosofia della religione, in Marco Maria Olivetti. Un filosofo della religione, “Archivio di filosofia”, lxxvi, 3, 2008, pp. 231-240

  • Cogliandro G., Infanzia, Comunità, Analogia nel pensiero di M.M. Olivetti, in Soggettività e analogia: studi intorno all'opera di Marco Maria Olivetti, “Archivio di filosofia”, lxxxv, 2, 2017, pp. 85-100

  • Collacciani D., Spinoza e lo spinozismo nel pensiero di Olivetti, in Marco Maria Olivetti. Un filosofo della religione, “Archivio di filosofia”, lxxvi, 3, 2008, pp. 155-160

  • De Vitiis P., Filosofia della religione come problema storico, in Marco Maria Olivetti. Un filosofo della religione, “Archivio di filosofia”, lxxvi, 3, 2008, pp. 145-153

  • Di Salvatore G., Olivetti e l'avventura della fenomenologia, in Marco Maria Olivetti. Un filosofo della religione, “Archivio di filosofia”, lxxvi, 3, 2008, pp. 97-107

  • Diotallevi L., La spirale della secolarizzazione. Cercando ancora nella sociologia di Luhmann, in Marco Maria Olivetti. Un filosofo della religione, “Archivio di filosofia”, lxxvi, 3, 2008, pp. 109-124

  • Diotallevi L., La tensione tra religione e società in Analogia del soggetto. Ricerca nelle/delle possibilità aperte dalla concorrenza tra filosofia della religione e sociologia, in Soggettività e analogia: studi intorno all'opera di Marco Maria Olivetti, “Archivio di filosofia”, lxxxv, 2, 2017, pp. 101-116

  • Fabris A., Etica e comunicazione in Analogia del soggetto, in Soggettività e analogia: studi intorno all'opera di Marco Maria Olivetti, in “Archivio di filosofia”, lxxxv, 2, 2017, pp. 57-63

  • Ferraguto F., Filosofia della religione, intersoggettività, rivelazione. Il confronto con Fichte, in Marco Maria Olivetti. Un filosofo della religione, “Archivio di filosofia”, lxxvi, 3, 2008, pp. 189-200

  • Ferraguto F., Marco Maria Olivetti. Tra il rigore della ‘critica’ e il sorriso dell’‘ronia’, in “Rivista di Storia della Filosofia”, 2, 2009, pp. 399-420.

  • Fraisopi F., Orizzonte del sacro e analogia subjecti, in Marco Maria Olivetti. Un filosofo della religione, “Archivio di filosofia”, lxxvi, 3, 2008, pp. 221-229

  • Gentile A., «Limiti» e «confini» della ragione, in Marco Maria Olivetti. Un filosofo della religione, “Archivio di filosofia”, lxxvi, 3, 2008, pp. 179-187

  • Hünefeldt Th., Olivetti e la «trasformazione intersoggettiva dell'appercezione trascendentale», in Marco Maria Olivetti. Un filosofo della religione, “Archivio di filosofia”, lxxvi, 3, 2008, pp. 125-133

  • Hünefeldt Th., Ripensare l'analogia del soggetto. Una ricostruzione critica della tesi empirica alla base di Analogia del soggetto, in Soggettività e analogia: studi intorno all'opera di Marco Maria Olivetti, “Archivio di filosofia”, lxxxv, 2, 2017, pp. 73-84

  • Hünefeldt Th, «(S)composizione della presenza» e costituzione analogica della soggettività: il concetto di «presenza» in Analogia del soggetto di Marco M. Olivetti, in “Archivio di filosofia”, lxxxvi, 2, 2018, pp. 305-313

  • Iacovacci A., A colloquio con Jacobi, in Marco Maria Olivetti. Un filosofo della religione, “Archivio di filosofia”, lxxvi, 3, 2008, pp. 161-167

  • Ivaldo M., Un «trascendentale senza illusione». La risemantizzazione diacronico-responsiva del trascendentale di Marco Maria Olivetti, in “Archiviò di filosofia”, lxxviii, 1, 2010, pp. 1-7

  • Ivaldo M., «Trascendentalismo sui generis». Riflessioni sul trascendentale in Analogia del soggetto, in Soggettività e analogia: studi intorno all'opera di Marco Maria Olivetti, in “Archivio di filosofia”, lxxxv, 2, 2017, pp. 37-45

  • Kajon I., L'immaginazione tra fede riflettente ed eucaristia. Analogia del soggetto nel percorso di Marco M. Olivetti, in Soggettività e analogia: studi intorno all'opera di Marco Maria Olivetti, “Archivio di filosofia”, lxxxv, 2, 2017, pp. 11-26

  • Kemp P., The Exceptionality of the Ought. Olivetti and eco-ethica, in Marco Maria Olivetti. Un filosofo della religione, “Archivio di filosofia”, lxxvi, 3, 2008, pp. 17-22

  • Marini S., Tra analitici e continentali. Per una lettura unitaria della modernità, in Marco Maria Olivetti. Un filosofo della religione, “Archivio di filosofia”, lxxvi, 3, 2008, pp. 135-143

  • Marion J.L., L'inconnaissabilité ou le privilège de l'homme, in Marco Maria Olivetti. Un filosofo della religione, “Archivio di filosofia”, lxxvi, 3, 2008, pp. 23-33

  • Marzocchi V., Interlocuzione e soggettività, in Soggettività e analogia: studi intorno all'opera di Marco Maria Olivetti, “Archivio di filosofia”, lxxxv, 2, 2017, pp. 65-71

  • Megli A., Enrico Castelli: il maestro, in Marco Maria Olivetti. Un filosofo della religione, “Archivio di filosofia”, lxxvi, 3, 2008, pp. 259-265

  • Melica C., Pro memoria. Olivetti lettore di Hegel, in Marco Maria Olivetti. Un filosofo della religione, “Archivio di filosofia”, lxxvi, 3, 2008, pp. 201-210

  • Micali S., L'equivocità della soggettivazione: bisogno, riconoscimento e terzietà. Il colloquio pensante con Levinas, in Marco Maria Olivetti. Un filosofo della religione, “Archivio di filosofia”, lxxvi, 3, 2008, pp. 89-96k

  • Morlacchi F., Profilo di un filosofo credente, in Marco Maria Olivetti. Un filosofo della religione, “Archivio di filosofia”, lxxvi, 3, 2008, pp. 241-249

  • Perone U., Il (doppio) raddoppiamento della coscienza. Una teoria del soggetto, in Soggettività e analogia: studi intorno all'opera di Marco Maria Olivetti, “Archivio di filosofia”, lxxxv, 2, 2017, pp. 47-55

  • Pistilli E., L'esito teologico della filosofia del linguaggio di Jacobi, in Marco Maria Olivetti. Un filosofo della religione, “Archivio di filosofia”, lxxvi, 3, 2008, pp. 169-177

  • Schweidler W., Der Frühere in mir. Zum zeitlichen Grundsinn von Olivettis Konzept der Äquivokation, in Soggettività e analogia: studi intorno all'opera di Marco Maria Olivetti, “Archivio di filosofia”, lxxxv, 2, 2017, pp. 27-36

  • Semplici S., Un filosofo della religione. Per continuare a pensare insieme a Marco Maria Olivetti, in “Archivio di filosofia”, lxxviii, 1/2, 2007, pp. 11-30

  • Semplici S., La speranza del filosofo, in Marco Maria Olivetti. Un filosofo della religione, “Archivio di filosofia”, lxxvi, 3, 2008, pp. 35-39

  • Semplici S., Presentazione, in Marco Maria Olivetti. Un filosofo della religione, “Archivio di filosofia”, lxxvi, 3, 2008, pp. 9-10

  • Tommasi F.V., Nota biografica, in Marco Maria Olivetti. Un filosofo della religione, “Archivio di filosofia”, lxxvi, 3, 2008, pp. 267-271

  • Tommasi F.V., Dallo «schematismo dell'analogia» al «trascendentale senza illusione». La riflessione «con» Kant e «al di là» di Kant, in Marco Maria Olivetti. Un filosofo della religione, “Archivio di filosofia”, lxxvi, 3, 2008, pp. 61-72

  • Tommasi F.V., Le persone, infiniti fini in sé. Un ricordo di Marco Maria Olivetti lettore di Kant, in “Studi Kantiani”, xxi, 2008, pp. 121-126

  • Tommasi F.V., Metafisica dopo la storia della metafisica? Analogia subiecti e nutrimento in Marco Maria Olivetti, in “Archivio di Filosofia”, lxxxiv, 3, 2016, pp. 301-311.

  • Valenza P., I Colloqui «Castelli»: una filosofia della religione attraverso gli Avant-propos, in Marco Maria Olivetti. Un filosofo della religione, “Archivio di filosofia”, lxxvi, 3, 2008, pp. 41-47

  • Valenza P., Marco Maria Olivetti, in Dizionario biografico degli Italiani, vol. 79, Roma, 2013, sub voce

  • Vitiello V., Chi dice 'cogito' ? Chi può dire 'cogito' ? Chi dice 'sum' ? Chi può dire 'sum'? Marginalia a: Analogia del soggetto di Marco M. Olivetti, in Soggettività e analogia: studi intorno all'opera di Marco Maria Olivetti, “Archivio di filosofia”, lxxxv, 2, 2017, pp. 117-126

  • Vitiello V., Marco M. Olivetti filosofo della religione, in “Archiviò di filosofia”, lxxviii, 1, 2010, pp. 413-418

  • Zordan P., Intersoggettività e teologia filosofica, in Marco Maria Olivetti. Un filosofo della religione, “Archivio di filosofia”, lxxvi, 3, 2008, pp. 251-258

 

Pagine web

https://www.istitutoenricocastelli.it/listituto/marco-maria-olivetti/bibliografia/

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